di Federico Giusti
Sono trascorsi anni dal fallimento di alcuni fondi pensionistici che si erano portati nel baratro i risparmi di tanti lavoratori che, da un giorno all'altro, videro dissipati i loro risparmi e la previdenza integrativa. Molti non potendo onorare il pagamento dei mutui delle case o i canoni locativi furono costretti a vivere in case di legno mal riscaldate nei mesi invernali o finendo letteralmente sul marciapiede, altri ancora sono stati costretti a lavorare per molti anni anche dopo la pensione perchè i soldi investiti nella previdenza privata si erano dissolti come neve al sole.
La bolla immobiliare e la crisi del mercato finanziario hanno investito direttamente i fondi pensionistici che avevano scelto di investire sui mercati azionari..
Sul più grande fondo pensionistico danese, ATP grava il già annunciato fallimento della azienda svedese Northvolt, produttrice di batterie per il settore automobilistico, impresa leader nel nord Europa sulla quale il Fondo aveva investito ingenti risorse provenienti dai lavoratori danesi che oggi rischiano, se non interverranno Danimarca e Ue, di perdere la pensione.
Leggiamo testualmente dal sito
Northvolt AB e alcune delle sue sussidiarie ("Northvolt") hanno presentato volontariamente domanda di riorganizzazione ai sensi del Capitolo 11 negli Stati Uniti. Consentendo all'azienda di ristrutturare il proprio debito, di ridimensionare opportunamente l'attività in base alle attuali esigenze dei clienti e di garantire una base sostenibile per la continuazione delle operazioni, queste domande di Capitolo 11 aiuteranno Northvolt a implementare le decisioni prese come parte della sua revisione strategica per ridefinire l'ambito dell'attività e dare priorità agli impegni verso i clienti.
https://northvolt.com/
Se investi in una azienda i risparmi dei lavoratori (400 milioni di euro) e se la stessa va in bancarotta il disastro sociale è imminente.
Ma non sono in ballo sono le pensione danesi ma anche di altri lavoratori del Nord Europa, infatti proprio in queste ore apprendiamo:
di Alessandro Orsini* Risposta, molto rispettosa, a Liliana Segre. Il dibattito sul genocidio a Gaza, reale o presunto che sia, non può prescindere dalle scienze sociali. Nel suo...
di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico In più di una circostanza ho scritto che oltre agli USA a vivere una situazione estremamente complessa in materia di conti con l'estero (debito/credito...
Come ha riportato ieri il New York Times, che ha citato funzionari statunitensi a conoscenza della questione, il presidente degli Stati uniti d’America, Joe Biden avrebbe approvato l'impiego...
In una conferenza tenuta nella capitale armena Yerevan e ripresa oggi da Svetlana Ekimenko su Sputnik, l'economista di fama mondiale Jeffrey Sachs ha dichiarato come il "mondo sia in bilico e sull'orlo...
Copyright L'Antidiplomatico 2015 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa