Per me questa è resistenza

18 Ottobre 2021 12:18 Savino Balzano

Guardo queste foto e penso: mi colpisce l'assenza di sensibilità in coloro i quali scendono in piazza contro i fascismi. Ancor di più sono disorientato nell'osservare indifferenza e astio da parte di coloro i quali provano disperatamente a restare a galla nel dibattito politico del paese, continuando a rievocare il mito della Resistenza.

Penso che i lavoratori del porto di Trieste abbiano scritto e stiano ancora scrivendo una bella pagina nella storia del lavoro in Italia e credo che stiano lottando per la Costituzione e per tutti noi.

C'è chi difende il green pass appellandosi al principio della salute pubblica e ridicolizza questi lavoratori in protesta, magari con la spocchia di chi sa coniugare meglio un congiuntivo: nulla di più ridicolo. Semplicemente ricordo che ad oggi quella della vaccinazione è una scelta libera: è la legge a stabilire la libertà di scelta e un paese costituzionalmente orientato deve rifarsi al principio di legalità.

A fronte di questa scelta ora è in atto una discriminazione: quella nei confronti di coloro i quali hanno scelto di non ricorrere al vaccino. Se vogliamo rispettare la Costituzione esistono solo due strade: quella dell'obbligo vaccinale (ex art. 32, con tutte le responsabilità che ne derivano) o quella del tampone gratuito (ai sensi del secondo comma dell'articolo 3).

Il resto è fuffa, roba da salotti bene, roba da Parioli, "cirinnate".

Le regole in materia di lavoro hanno una funzione fondamentale (tra le tante): educano la comunità del lavoro, la indirizzano verso una certa e specifica etica collettiva. Un mondo del lavoro precario costituisce un corrosivo deterrente alla partecipazione: è ovvio, oggi siamo tutti ricattabili.

Ecco perché i lavoratori di Trieste meritano ancora più considerazione e rispetto: lottano in un contesto avverso, denigrati da parte dell'opinione pubblica, irrisi dalla stampa serva, sgombrati dal potere costituito (che a mio avviso non rappresenta più esercizio legittimo di coercizione fisica).

Non voltatevi dall'altra parte solo perché la vostra scelta è stata differente: ci stanno abituando alla divisione e all'odio, al disprezzo, all'emarginazione.

È questa l'Italia che vogliamo?

Le più recenti da Lavoro e Costituzione

On Fire

Alessandro Orsini - Una risposta, molto rispettosa, a Liliana Segre

  di Alessandro Orsini*  Risposta, molto rispettosa, a Liliana Segre. Il dibattito sul genocidio a Gaza, reale o presunto che sia, non può prescindere dalle scienze sociali. Nel suo...

La doppia Waterloo della Francia

   di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico In più di una circostanza ho scritto che oltre agli USA a vivere una situazione estremamente complessa in materia di conti con l'estero (debito/credito...

L'Europa ha perso la guerra in Ucraina (ma potrebbe finire anche peggio)

  di Clara Statello per l'AntiDiplomatico L’Unione Europea è stata sconfitta nella guerra in Ucraina. Lo ha detto domenica sera il premier ungherese Victor Orban parlando al canale...

Cosa significa l’assassinio di Kirillov per il conflitto in Ucraina

di Clara Statello per l'AntiDiplomatico   Esattamente una settimana fa, il premier ungherese Viktor Orban, di ritorno da un incontro con Donald Trump a Mar-a-Lago, annunciava che queste sarebbero...

Copyright L'Antidiplomatico 2015 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa