I contratti futures sul grano di Chicago hanno recentemente registrato una diminuzione, ma la Russia sta svolgendo un ruolo essenziale nel frenare una possibile impennata dei prezzi che potrebbe causare problemi alimentari a livello mondiale.
Le preoccupazioni legate all'offerta dall'Ucraina si sono attenuate grazie alle significative esportazioni russe di cereali a prezzi accessibili, mantenendo così i prezzi del grano vicini al loro livello più basso degli ultimi 33 mesi, come riferisce Zonebourse.
È probabile che i mercati del grano si restringano nei prossimi mesi, con un'attenzione particolare alle raccolte nei paesi dell'emisfero sud, come l'Argentina e l'Australia, dove le condizioni di siccità hanno colpito le colture. Tuttavia, al momento attuale, le raccolte nell'emisfero nord, in particolare in Russia, stanno fornendo un contributo essenziale al mercato, frenando così i prezzi e impedendo una rapida risalita.
Secondo Ole Howe, amministratore delegato della società di intermediazione IKON Commodties, le forniture dall’emisfero settentrionale, in particolare dalla Russia, frenano “i prezzi e impedisce loro di salire nuovamente nel prossimo futuro”.
Le esportazioni ucraine di cereali sono notevolmente diminuite a causa dei danni alle infrastrutture portuali. Ciò ha costretto l'Ucraina a aumentare le spedizioni su strada e su rotaia, sebbene i volumi siano inferiori e i costi più elevati.
Al contrario, la Russia non ha rallentato le sue esportazioni e sta svolgendo un ruolo fondamentale nel mantenere un approvvigionamento stabile sul mercato globale. Le previsioni di esportazione del grano russo per la stagione 2023/24 sono state aumentate a 48,6 milioni di tonnellate metriche, contribuendo così a evitare un'impennata dei prezzi che potrebbe causare problemi alimentari a livello mondiale.
Questa dinamica di mercato è attentamente monitorata poiché le fluttuazioni dei prezzi del grano hanno un impatto significativo sulla stabilità alimentare mondiale, e la Russia attualmente detiene una posizione chiave nel mitigare le pressioni inflazionistiche e i potenziali problemi alimentari.
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