Nuove restrizioni USA per bloccare sviluppo tecnologico della Cina

23 Giugno 2024 15:41 La Redazione de l'AntiDiplomatico

Gli Stati Uniti hanno emesso delle bozze di regolamenti che limiteranno e monitoreranno gli investimenti statunitensi in Cina nei settori dell'intelligenza artificiale (AI), dei semiconduttori e del calcolo quantistico. Questa mossa, osservano gli esperti come riporta il quotidiano Global Times, dimostra come Washington stia intensificando le sue restrizioni per ostacolare lo sviluppo delle tecnologie avanzate cinesi, espandendo il campo dei divieti dalle esportazioni a settori più ampi e irrazionali che potrebbero avere gravi conseguenze globali.

Le restrizioni e le possibili conseguenze

Secondo gli analisti, se gli Stati Uniti continueranno a usare la sicurezza nazionale come pretesto per colpire le aziende cinesi, si verificheranno problemi nella cooperazione tecnologica tra le due maggiori economie del mondo e si accelererà il "disaccoppiamento" nel settore dell'alta tecnologia. Nonostante la fiducia nelle capacità delle aziende cinesi di fare progressi tecnologici, gli osservatori sottolineano che questa repressione da parte degli USA non raggiungerà i risultati desiderati e finirà per danneggiare le stesse aziende americane.

Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha pubblicato le bozze delle nuove regole e una serie di eccezioni dopo un periodo iniziale di commenti, a seguito di un ordine esecutivo firmato dal Presidente Joe Biden nell'agosto scorso, riferisce Reuters. Paul Rosen, Sottosegretario per la Sicurezza degli Investimenti del Tesoro, ha dichiarato che le nuove regole mirano a garantire la sicurezza nazionale degli Stati Uniti. Diversi tipi di investimenti sono sotto scrutinio, inclusi i fondi di private equity e venture capital gestiti dagli Stati Uniti, nonché alcuni investimenti di partner limitati statunitensi in fondi gestiti all'estero e debiti convertibili.

I commenti pubblici sulle regole proposte saranno accettati fino al 4 agosto, e si prevede che gli Stati Uniti implementeranno le regolazioni entro la fine dell'anno, secondo Reuters.

Reazioni e preoccupazioni

"La pubblicazione delle nuove restrizioni da parte degli Stati Uniti è dovuta a diverse ragioni. Primo, cresce l'ansia di Washington per i progressi della Cina nei settori tecnologici nonostante le continue pressioni. Secondo, gli Stati Uniti hanno scoperto che le proprie aziende, indipendentemente dai divieti, sono desiderose di costruire una maggiore cooperazione con la Cina, e devono quindi costringere all'attuazione di più ordini per soffocare questa tendenza", ha dichiarato Ma Jihua, esperto del settore delle telecomunicazioni, al Global Times.

Gli analisti ritengono che, sebbene gli Stati Uniti puntino a creare un impatto significativo sulle aziende tecnologiche cinesi, come il calo dei prezzi delle azioni delle società legate all'AI, è improbabile che questi tentativi maliziosi possano ritardare il progresso tecnologico della seconda economia mondiale.

Inoltre, Bloomberg ha riportato che Alan Estevez, Sottosegretario per l'Industria e la Sicurezza del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti, visiterà Giappone e Paesi Bassi per sollecitare restrizioni maggiori sulle attività in Cina dei fornitori olandesi ASML Holding NV e dei giapponesi Tokyo Electron.

Le preoccupazioni globali e la risposta della Cina

Zhou Mi, ricercatore esperto presso l'Accademia Cinese del Commercio Internazionale e della Cooperazione Economica, ha dichiarato al Global Times che le mosse di "disaccoppiamento" degli Stati Uniti con il pretesto della sicurezza nazionale porterebbero a un calo della fiducia degli investitori globali nell'ambiente commerciale USA.

"Questo va contro le regole internazionali e disturba l'ordine normale del mercato. Inoltre, susciterà preoccupazioni globali sulla stabilità della catena di fornitura tecnologica e indebolirà la dinamica dell'innovazione globale", ha affermato Zhou.

Il Ministero degli Esteri cinese ha condannato le restrizioni statunitensi definendole un tentativo di perpetuare la propria supremazia. "Gli Stati Uniti stanno negando alla Cina il diritto legittimo di crescere e prosperare. Per prendere il controllo esclusivo della parte alta della catena del valore, gli Stati Uniti arriverebbero a destabilizzare le catene industriali e di fornitura globali. Questo non solo danneggerà l'industria globale dei semiconduttori, ma alla fine si ritorcerà contro e non farà bene a nessuno", ha affermato Lin Jian, portavoce del Ministero degli Esteri cinese.

Nel complesso, le nuove restrizioni degli Stati Uniti rappresentano un ulteriore passo nella crescente tensione tecnologica tra Washington e Pechino. Mentre le aziende cinesi continuano a colmare il divario con i rivali stranieri, soprattutto nel campo dell'intelligenza artificiale, le azioni degli Stati Uniti potrebbero avere un effetto boomerang, danneggiando non solo la cooperazione tecnologica globale ma anche le stesse imprese statunitensi.

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