Il Venezuela presenta le sue politiche ittiche di successo alla 36a sessione della Commissione Pesca della FAO

Pubblichiamo la nota dell'Ambasciata della Repubblica Bolivariana del Venezuela presso la Fao sulla 36a Sessione del Comitato per la Pesca (COFI), tenutasi presso la FAO a Roma dall'8 al 12 luglio

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La delegazione della Repubblica Bolivariana del Venezuela, formata dal Ministero degli Affari Esteri con la Rappresentanza Permanente presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura (FAO), dalle autorità del Ministero del Potere Popolare per la Pesca e dal Ministero del Potere Popolare per l'Alimentazione attraverso il suo ente collegato, l'Istituto Nazionale della Nutrizione, ha partecipato con successo alla 36a Sessione del Comitato per la Pesca (COFI), tenutasi presso la FAO a Roma dall'8 al 12 luglio. Questo importante evento fornisce raccomandazioni globali e consigli politici ai governi, agli organismi regionali per la pesca, alle organizzazioni della società civile e agli attori del settore privato.

Durante l'ordine del giorno, l'ambasciatrice Marilyn Di Luca Santaella ha illustrato i risultati della politica della pesca attuata dal governo del presidente Nicolás Maduro Moros. Le strategie governative hanno garantito la sicurezza alimentare e nutrizionale dei venezuelani, superando le misure coercitive unilaterali imposte illegalmente al Paese, il cui obiettivo, fallito, è quello di violare il sacro diritto all'alimentazione del popolo.

Il governo bolivariano ha raddoppiato il consumo di proteine del pesce, contribuendo a un'adeguata alimentazione delle varie fasce di popolazione, soprattutto di quelle più vulnerabili. Ha inoltre fornito protezione sociale ai pescatori e alle loro famiglie, promuovendo l'inclusione di donne e giovani e facilitando l'accesso a questa preziosa proteina a prezzi accessibili.

Tra le politiche di spicco vi sono le attività del programma "Venezuela come pescado" (Venezuela mangia pesce), che riunisce diverse fiere popolari come la Carovana della Sardina, la Fiera del Cardumen, le Fiere Municipali del Cardumen e El Cardumen Va. Grazie a questi programmi, il consumo di proteine ittiche è passato da 9,3 chilogrammi/persona/anno nel 2016 a un valore compreso tra 15 e 17 chilogrammi/persona/anno nel 2023.

In ambito scientifico, è stata sviluppata la micro-missione sardina per valutarne l'impatto sul rafforzamento della sovranità alimentare, della salute e della nutrizione della popolazione, sfruttando questa specie di grande importanza ecologica.

Allo stesso modo, è stato avviato il programma di educazione alimentare "Cocina Itinerante Venezuela come pescado", che promuove un'alimentazione sana, gustosa, sicura e sovrana, facilitando l'adozione di diete salutari.

Infine, l'Ambasciatrice Di Luca ha sottolineato gli sforzi straordinari del governo bolivariano nel settore della pesca e dell'acquacoltura per garantire la sicurezza alimentare e nutrizionale del popolo venezuelano. Tuttavia, nonostante questi risultati, il Venezuela continua ad essere vittima di misure coercitive unilaterali illegali, contrarie al diritto internazionale e alla Carta delle Nazioni Unite. Per questo motivo, a nome del governo e del popolo venezuelano, ha chiesto l'immediata revoca di queste misure criminali che violano il diritto all'alimentazione del popolo.

Inoltre, durante lo sviluppo dell'agenda, i membri della delegazione hanno portato l'esperienza del Venezuela nel quadro giuridico che vieta la pesca a strascico, distinguendosi come pioniere nella regione, le azioni per contribuire a mitigare il cambiamento climatico, la protezione della biodiversità, la partecipazione e la conoscenza delle donne, dei giovani, delle popolazioni indigene e afro-discendenti, il ruolo della scienza e della tecnologia. Infine, la delegazione venezuelana ha esortato la FAO a rafforzare le sue strategie per attuare azioni volte a continuare a promuovere la pesca e l'acquacoltura come strumento per consentire sistemi alimentari acquatici che facilitino una migliore alimentazione, migliori mezzi di sussistenza per i pescatori e le pescatrici e lo sviluppo sostenibile dei Paesi.

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