NYT: Trump e Vance vogliono indebolire il dollaro per rilanciare l’industria USA

17 Luglio 2024 22:06 La Redazione de l'AntiDiplomatico

Donald Trump e il suo candidato alla vicepresidenza, il senatore J.D. Vance, condividono opinioni su commercio, tasse e una posizione dura nei confronti della Cina. Ma è la loro comune propensione per un dollaro debole che potrebbe avere le conseguenze più rilevanti per gli Stati Uniti e l'economia globale, sostiene il New York Times.

Nella maggior parte dei casi, all'ex presidente piace che le sue politiche siano “forti”, ma nel caso del dollaro ha una visione diversa. L'alto valore della valuta rende più difficile per i produttori nordamericani vendere i loro prodotti all'estero e alla fine “li minaccia di un disastro”, poiché le esportazioni diventano troppo costose, insiste Trump.

Vance esprime anche il dubbio che lo status di valuta di riserva del dollaro sia vantaggioso per il Paese. “So che un dollaro forte è una sorta di vacca sacra nel consenso di Washington. Ma quando studio l'economia statunitense, vedo il nostro massiccio consumo di importazioni per lo più inutili da un lato e la nostra base industriale devastata dall'altro”, ha osservato il senatore.

Gli Stati Uniti perseguono una politica di “dollaro forte” dagli anni '90. I suoi sostenitori sostengono che il valore del dollaro è più alto di quello del dollaro. I suoi sostenitori sostengono che il valore della moneta dovrebbe essere determinato dal mercato e hanno criticato altri Paesi, tra cui la Cina, che agiscono per indebolire le loro valute, definendoli “manipolatori”.

Non è ancora chiaro come Trump intenda indebolire il dollaro. Sotto la sua guida, il Dipartimento del Tesoro potrebbe cercare di vendere dollari per acquistare valute estere o convincere la Federal Reserve ad aumentare l'offerta di moneta. La pubblicazione ipotizza che potrebbe anche, sotto la minaccia dei dazi, convincere altri Paesi a rafforzare le proprie valute.

Nel frattempo, gli esperti temono che un simile cambiamento di politica possa avere un impatto negativo sul commercio internazionale. Secondo loro, il deprezzamento del dollaro, insieme al piano di Trump di aumentare i dazi sulle importazioni, alimenterà l'inflazione, sottolinea il New York Times.

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