Le forze armate yemenite hanno confermato un'operazione contro Tel Aviv dopo che una potente esplosione ha colpito un'area vicina a una struttura consolare statunitense.

Le difese aeree israeliane non sono riuscite a intercettare il drone.

WATCH | The moment a suicide drone hits a building near the US consulate in Tel Aviv. pic.twitter.com/FPOLcYqAli

— The Cradle (@TheCradleMedia) July 19, 2024

L'esplosione è avvenuta questa mattina in Ben Yehuda Street, secondo quanto riferito dai media israeliani.

Nel frattempo, il portavoce delle forze armate yemenite, il generale di brigata Yahya Saree, ha confermato l'operazione militare contro Tel Aviv.

???????? BREAKING | Yemeni Armed Forces claims the unprecendented drone strike on Tel Aviv near US embassy office, which resulted in one death – using new drone called 'Yafa' that bypasses Israeli systems – and declares the city unsafe from this moment on. pic.twitter.com/SQzKed0C61

— The Cradle (@TheCradleMedia) July 19, 2024

L'esercito israeliano ha dichiarato che sta aprendo un'indagine per scoprire perché i sistemi di difesa aerea del Paese non sono stati attivati per intercettare il drone.

Altri funzionari israeliani hanno dichiarato che un “drone d'attacco” è entrato nello spazio aereo dei territori occupati dalla direzione del Mar Mediterraneo.

Una explosión sacude Tel Aviv cerca del consulado de EE.UU.

No se detectó ninguna intromisión aérea en la zona central del país y de momento se están investigando las causas de lo sucedido. pic.twitter.com/XxlYyjGwwT

— Sepa Más (@Sepa_mass) July 19, 2024

Il velivolo è esploso in un edificio che si trova a meno di 100 metri di distanza da una struttura consolare statunitense nella città, è stato aggiunto.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu avrebbe rinviato il suo viaggio a Washington in seguito all'esplosione.

L'esplosione, tuttavia, arriva nel contesto della guerra genocida in corso da parte di Israele contro la Striscia di Gaza, che ha spinto i gruppi di resistenza di tutta la regione a organizzare centinaia di attacchi di rappresaglia contro obiettivi nei territori occupati.

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