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Joaquin Perez, vice ambasciatore del Venezuela presso le Nazioni Unite, ha confermato che il suo Paese spera di entrare presto a far parte dei BRICS, l'organizzazione di cooperazione economica guidata da Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica. Il 23 e 24 ottobre, gli Stati BRICS terranno un vertice a Kazan, in Russia, dove prenderanno decisioni in merito all'incorporazione di nuovi membri. Il Venezuela è nella lista delle nazioni che potrebbero entrare a far parte del gruppo. "Abbiamo le più grandi riserve certificate al mondo di petrolio, che si aggiungeranno al paniere di prodotti che i BRICS nel loro insieme possono offrire", ha dichiarato l'ambasciatore Perez, esprimendo ottimismo sull'inclusione del Venezuela nell'organizzazione. Lo riporta Telesur.
"Sarà un progresso molto gradito per il Venezuela. Anche se non dovesse accadere, continueremo a presentare la nostra offerta e il nostro impegno per essere un attore attivo in questo nuovo mondo", ha aggiunto.
In precedenza, il presidente russo Vladimir Putin aveva invitato personalmente il presidente venezuelano Nicolas Maduro a partecipare al vertice di Kazan. Questo gesto è stato interpretato come una conferma dell'interesse dei BRICS a incorporare la nazione bolivariana tra i suoi membri.
Partecipando alla riunione della "Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità informatica" tenutasi a New York, l'ambasciatore venezuelano Perez ha denunciato che il Venezuela sta subendo un colpo di Stato informatico orchestrato dagli attori transnazionali di estrema destra che controllano i media e le reti sociali. "L'incontro rappresenta un'opportunità privilegiata per questa organizzazione di compiere passi concreti per porre fine alla perpetrazione di cyber golpe come quello attualmente in corso nel nostro Paese", ha dichiarato, riferendosi agli attacchi mediatici condotti contro il Venezuela dopo le elezioni presidenziali del 28 luglio, quando il presidente Nicolas Maduro è stato rieletto per il mandato 2025-2031.
"Da allora, il Venezuela è stato vittima di oltre 30 milioni di attacchi informatici al minuto, seguiti da attacchi massicci contro tutti i portali governativi", ha ricordato l'ambasciatore Perez.
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