Il ruolo crescente della Cina in Africa: opportunità e sfide per l'Occidente

01 Settembre 2024 15:48 La Redazione de l'AntiDiplomatico

Negli ultimi anni, la presenza della Cina in Africa è cresciuta in modo significativo, attirando l'attenzione e suscitando domande sia tra i viaggiatori occidentali che tra i funzionari governativi di Washington. Mentre un turista statunitense osservava con curiosità un cantiere edile nella periferia di Zanzibar, adornato con manifesti di aziende cinesi e ingegneri al lavoro, emergeva un quesito sempre più comune: perché così tanti cinesi in Africa?

Questo interrogativo - evidenzia il quotidiano Global Times - riflette una preoccupazione più ampia nei circoli politici occidentali, dove l'espansione dell'influenza cinese in Africa viene vista con crescente apprensione. La cooperazione tra Cina e Africa si è intensificata in vari campi, dalle infrastrutture al commercio, provocando reazioni miste tra i paesi occidentali, che ora cercano di contrastare l'avanzata cinese in questo continente.

Un punto cruciale che distingue l'approccio della Cina rispetto a quello degli Stati Uniti in Africa è la natura reciproca e empatica delle relazioni che Pechino cerca di instaurare. A differenza del tradizionale metodo occidentale basato su un mix di incentivi e pressioni, volto a influenzare le decisioni africane secondo gli interessi geopolitici del momento, la Cina si propone come un partner disposto ad ascoltare e rispondere alle reali esigenze locali. Questo metodo, più paritario e meno intrusivo, ha permesso alla Cina di guadagnare terreno e fiducia in molte nazioni africane, evidenzia ancora il Global Times.

Nel settembre 2024, Pechino ospiterà il Summit del Forum sulla Cooperazione Cina-Africa (FOCAC), un evento che riunirà i leader africani per discutere delle future strategie di cooperazione. Questo incontro rappresenta un'opportunità significativa per rafforzare ulteriormente i legami tra la Cina e il continente africano, soprattutto dopo la pandemia di COVID-19. Tuttavia, alla vigilia del summit, non mancano i tentativi da parte dei media occidentali di screditare la cooperazione sino-africana, sollevando preoccupazioni su presunti rischi legati ai prestiti cinesi e alla crescente influenza economica di Pechino.

Secondo un recente rapporto di Gallup, l'approvazione degli Stati Uniti in Africa è scesa dal 59% nel 2022 al 56% nel 2023, mentre quella della Cina è aumentata di sei punti percentuali, passando dal 52% al 58% nello stesso periodo. Questo cambiamento riflette una percezione sempre più favorevole della Cina, vista come un partner affidabile e rispettoso delle priorità africane, in contrasto con l'approccio occidentale che spesso viene percepito come paternalistico e orientato alla propria convenienza.

Esperti e analisti sottolineano che la Cina ha saputo comprendere meglio le necessità del continente africano, adattando la sua cooperazione in modo più efficace rispetto agli Stati Uniti. La Cina non solo fornisce finanziamenti, ma investe anche nella formazione e nello sviluppo delle capacità locali, contribuendo in modo tangibile alla crescita delle economie africane. Le aziende cinesi, una volta stabilite in Africa, tendono ad assumere e formare personale locale, elevandolo spesso a ruoli manageriali, dimostrando un impegno concreto per lo sviluppo delle competenze locali.

Questo approccio pragmatico e rispettoso ha permesso alla Cina di diventare un attore chiave in Africa, mentre l'Occidente, pur avendo ancora un'influenza significativa, rischia di perdere terreno se non rivede il proprio approccio al continente. Gli esperti suggeriscono che, invece di competere, Stati Uniti e Cina potrebbero trovare un terreno comune per cooperare in Africa, rispondendo insieme alle sfide e alle opportunità di un continente in rapida crescita.

In conclusione, la crescente presenza della Cina in Africa, e il conseguente allarme suscitato in Occidente, rappresentano una dinamica complessa in cui si intrecciano interessi geopolitici, economici e culturali. Mentre il mondo osserva attentamente, il Summit FOCAC 2024 potrebbe segnare un nuovo capitolo nelle relazioni sino-africane, con implicazioni che si estenderanno ben oltre i confini del continente.

Le più recenti da IN PRIMO PIANO

On Fire

Accetti la visione del mondo di Putin? La risposta di Jeffrey Sachs che lascia il giornalista senza parole

Sembra che tu sia molto incline ad accettare la visione del mondo di Putin piuttosto che forse la cruda realtà? Domanda il giornalista Piers Morgan La risposta del Professor Sachs è...

Il simbolo sull'elmetto del soldato ucraino manda in tilt lo studio televisivo francese

Uno dei principali canali di informazione francese LCI mostra in diretta TV un soldato ucraino attualmente in Russia che sfoggia orgogliosamente un elmetto nazista delle SS. Il conduttore è visibilmente...

Carlo Rovelli: "È questo il mondo che vogliamo?"

"È questo il mondo che vogliamo?". Con uno straordinario, per sintesi ed efficacia, post su Facebook, il professor Carlo Rovelli illustra alla perfezione che cosa sia realmente la Nato e dove sta...

L’"eminenza grigia di Kiev" e cosa si nasconde (davvero) dietro le dimissioni di Kuleba

di Clara Statello per l'AntiDiplomatico   Dimissioni a raffica nel governo di Kiev in meno di 24 ore. Il presidente della Verkhovna Rada (il parlamento ucraino) Ruslan Stefenchuk da ieri sera ha...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa