In seguito all’attacco israeliano di ieri pomeriggio in Libano che ha provocato al momento la morte di nove persone e il ferimento di altre 2.700, attraverso l’esplosione dei cercapersone, dall’Iraq è stato lanciato un massiccio attacco informatico che ha preso di mira obiettivi israeliani.
Al-Mayadeen ha riferito che durante le prime ore di questa giornata anche Tel Aviv ha confermato il massiccio attacco informatico partiti dall'Iraq.
L’emittente libanese ha aggiunto che gruppi della Resistenza Irachena hanno violato decine di importanti siti web delle infrastrutture israeliane, fra i quali: Haifa Airlines all'aeroporto di Haifa, il portale Walla News, i comuni di Beersheba e Kiryat Shemona, l'insediamento di Netanya, i consigli municipali di Tulkarm, Rishon LeTsiyon, Tiberia, Basmat Tabun, Mitzpe Ramon, Yeruham, Daliyat el- Carmel, Efrat, Zikhron Yaakov, Kfar Saba e il Nazareth City Hospital.
Hezbollah promette di "sostenere Gaza e il suo popolo" nonostante gli attacchi ai cercapersone
Il movineto di resistenza libanese ha rilasciato una dichiarazione, ribadendo che le mortali esplosioni dei cercapersone non fanno che rafforzare la sua determinazione a proseguire le operazioni contro Israele.
"La Resistenza islamica in Libano esprime le sue più sentite congratulazioni e le sue più sentite condoglianze alle famiglie degli onorevoli martiri morti ieri, martedì, sia sul fronte meridionale a Blida e Majdal Silm, sia ai martiri morti nella pericolosa e diffusa aggressione attraverso il bombardamento dei dispositivi di comunicazione", si legge nella dichiarazione.
“La Resistenza Islamica in Libano continuerà oggi, come in tutti i giorni passati, le sue benedette operazioni per sostenere Gaza, il suo popolo e la sua resistenza, e per difendere il Libano, il suo popolo e la sua sovranità. Questo percorso è continuo e separato dalla difficile resa dei conti che il nemico criminale deve attendere per il massacro di martedì che ha commesso contro il nostro popolo, le nostre famiglie e i nostri mujaheddin in Libano. Questa è un'altra resa dei conti che verrà, se Dio vuole.”
Ha aggiunto: "Ciò che è accaduto ieri aumenterà la nostra determinazione e risolutezza nel proseguire sulla via del jihad e della resistenza, e siamo assolutamente certi della promessa di Dio Onnipotente ai fedeli e pazienti mujaheddin di ottenere la vittoria, se Dio vuole".
di Alessandro BianchiAnnelle Baerbock è il principale megafono in Europa di tutti i crimini (recenti e passati) della Nato. Impegnata in prima persona a fomentare e invocare cambi di regime, sanzioni,...
di Patrizia Cecconi Verso la fine del 1800 il filosofo e sociologo tedesco W.M. Wundt parlò di eterogenesi dei fini come effetto di azioni umane che divergono dai fini originari producendo risultati...
«È morto in ospedale l'unico soldato nordcoreano catturato finora dagli ucraini, il fante che doveva servire a dimostrare il coinvolgimento del dittatore Kim al fianco di Putin»...
di Clara Statello per l'AntiDiplomatico L’Unione Europea è stata sconfitta nella guerra in Ucraina. Lo ha detto domenica sera il premier ungherese Victor Orban parlando al canale...
Copyright L'Antidiplomatico 2015 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa