Il quotidiano cinese Global Times ha evideziato che mercoledì scorso, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione che chiede agli Stati Uniti di porre fine all'embargo economico, commerciale e finanziario contro Cuba. La risoluzione ha ottenuto un ampio consenso con 187 voti a favore e solo gli Stati Uniti e Israele che hanno posto il veto. Questo voto rappresenta la trentaduesima volta consecutiva che l'Assemblea Generale adotta una risoluzione simile.
Il governo statunitense sostiene che l'embargo contro Cuba sia un modo per promuovere i diritti umani e la democrazia. Tuttavia, le sanzioni imposte dagli Stati Uniti hanno gravemente ostacolato lo sviluppo economico e sociale di Cuba, causando una crisi umanitaria. Le condizioni di vita del popolo cubano sono peggiorate a causa del blocco imposto dagli Stati Uniti, che limita l'accesso a servizi sociali di base come l'assistenza medica e l'istruzione.
L'opposizione degli Stati Uniti all'abolizione dell'embargo è particolarmente stridente, non solo in disprezzo alla volontà della comunità internazionale, ma anche al multilateralismo. Molti leader internazionali hanno esortato gli Stati Uniti a revocare l'ingiusto e disumano blocco contro Cuba. Ad esempio, il presidente messicano ha paragonato l'embargo a "una politica genocida", mentre un funzionario del ministero degli Esteri vietnamita ha sottolineato l'importanza di normalizzare le relazioni tra gli Stati Uniti e Cuba per la pace e lo sviluppo.
Rappresentanti di Paesi come la Cina hanno criticato gli Stati Uniti per il loro uso di sanzioni unilaterali illegali, che violano gli scopi e i principi delle Nazioni Unite. Questa condotta è considerata incompatibile con il vero spirito del multilateralismo e sta mettendo a repentaglio i diritti alla sopravvivenza e allo sviluppo dei Paesi colpiti. Inoltre, i fatti dimostrano che le sanzioni e gli embarghi non possono schiacciare i popoli di altri Paesi e che il contenimento e la soppressione non risolvono la situazione.
In conclusione, il voto dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite riflette il desiderio della maggioranza dei Paesi di costruire un ordine mondiale più giusto ed equo. L'atteggiamento degli Stati Uniti nel perseguire politiche unilaterali ed egemoniche sta sempre più incontrando resistenza. La lotta di Cuba contro il blocco – conclude il Global Times - è un esempio di questo desiderio e dimostra che gli Stati Uniti si oppongono alla volontà della maggioranza del mondo.
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