La Repubblica Bolivariana del Venezuela, come ha dimostrato in questi duri anni sottoposta a sanzioni draconiane, ha in cima ai suoi obiettivi la difesa della propria indipendenza e della sovranità nazionale.
A tal proosito il presidente Maduro ha affermato che il destino e il futuro del Venezuela non dipenderanno mai da ciò che si deciderà nel Nord (America), in merito alle elezioni presidenziali negli Stati Uniti (USA).
El presidente de #Venezuela, @NicolasMaduro, refirió este lunes en su programa Con Maduro+ que el destino y el futuro del país jamás dependerá de lo que se decida en el #Norte ????????https://t.co/BQak9QG2HD
— teleSUR TV (@teleSURtv) November 5, 2024
Dunque, Nicolás Maduro ha affermato che “nel frattempo continueremo con il nostro lavoro, il nostro destino e il nostro futuro; non dipenderà mai da ciò che verrà deciso nel Nord", pur sottolineando che, indipendentemente dal fatto che venga eletto Donald Trump o Kamala Harris, non lasciatevi trasportare dalle politiche fallimentari e dall'estremismo delle oligarchie venezuelane.
“Alcuni pensano che trasformando il Venezuela in una colonia, il paese prospererà. E che dire di Porto Rico? Vorrei chiedervi: potete nominare un singolo paese in cui gli Stati Uniti sono intervenuti e che sta meglio? Esempi come l’Afghanistan e la Libia sono chiari. In poche parole, il destino del nostro popolo, del Sud del mondo, dipende dalle nostre mani, dal nostro lavoro e dai nostri sforzi, e abbiamo ciò che possiamo fare per farlo”, ha sottolineato il presidente.
Maduro ha inoltre rimarcato che la Repubblica Bolivariana del Venezuela è un territorio libero dal fascismo. Su questo tema ha poi denunciato che “una controrivoluzione fascista ha messo radici in Venezuela, guidata dai cognomi; cioè l’oligarchia più rancida e razzista che sia mai esistita”.
Stanno reclutando migranti e li mandano in Venezuela con l'intenzione di esercitare violenza nel paese, ha rivelato poi il leader bolivariano, insistendo che "niente e nessuno può impedirci di vivere in pace".
Dunque ha esortato tutti alla vigilanza e all'attenzione, precisando che se si vuole la pace bisogna difenderla sul territorio. "Dobbiamo prepararci a difendere e costruire la pace".
Sul tema delle elezioni presidenziali nel cuore dell’impero, gli Stati Uniti, è intervenuto anche il ministro degli Interni del Venezuela, Diosdado Cabello, il quale ha ha avvertito che gli Stati Uniti rischiano una guerra civile dopo le elezioni presidenziali.
#EnVideo | Diosdado Cabello: ''Hay un gran peligro de una guerra civil en EE. UU.''
— Globovisión (@globovision) November 4, 2024
Durante su intervención en el Foro Parlamentario Antifascista el ministro de Interior, Diosdado Cabello, advirtió que Estados Unidos enfrenta una amenaza de guerra civil tras las elecciones… pic.twitter.com/iXW7ZXHM0g
A suo avviso, il candidato che vince non sarà riconosciuto da quello che non ha ottenuto abbastanza voti per essere eletto alla presidenza.
“Cosa accadrà? Presenteranno i verbali che reclamano da noi? Ciò che hanno negli Stati Uniti è democrazia? C'è il grande pericolo di una guerra civile, perché chi vince non riconoscerà la vittoria dell'altro", ha affermato Cabello durante il suo discorso al Forum parlamentare antifascista in corso di svolgimento nella capitale venezuelana Caracas.
Infine, ha respinto le politiche promosse dagli Stati Uniti e da tutti i governi del mondo che ne seguono le linee guida.
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