Un think tank di Kiev ha lanciato un allarme inquietante: se gli Stati Uniti dovessero interrompere gli aiuti militari all'Ucraina, il presidente Volodymyr Zelensky potrebbe considerare l’ipotesi di sfruttare i reattori nucleari del paese per sviluppare armi atomiche rudimentali. Questo scenario, secondo il Center for Army, Conversion and Disarmament Studies, potrebbe non essere così complesso da realizzare: l’Ucraina, pur non avendo la capacità di arricchire uranio, dispone di circa sette tonnellate di plutonio dai suoi nove reattori attivi.
Il rapporto sottolinea che, sebbene una bomba ucraina non avrebbe la stessa potenza di quelle moderne, il plutonio disponibile sarebbe sufficiente per produrre centinaia di testate tattiche, capaci di distruggere basi aeree e strutture militari o logistiche di grandi dimensioni. Tale situazione potrebbe scatenare una risposta drastica da parte della Russia, la cui dottrina nucleare prevede l’uso di queste armi in caso di attacco nucleare sul proprio territorio o se la sua esistenza venisse messa a rischio.
Questa prospettiva non solo rappresenta un rischio incalcolabile per la sicurezza dell’intera regione, ma pone una minaccia globale. La Russia, infatti, ha già avvertito che prenderebbe in considerazione l'opzione nucleare qualora venisse attaccata da uno Stato privo di armi atomiche, sostenuto però da una potenza nucleare come gli Stati Uniti.
Alla luce di queste dichiarazioni, il mondo si trova di fronte a una minaccia che potrebbe far precipitare il conflitto ucraino in una crisi nucleare dalle conseguenze devastanti.
*Tratto dalla newsletter quotidiana de l'AntiDiplomatico dedicata ai nostri abbonati
----------------
https://www.thetimes.com/world/russia-ukraine-war/article/zelensky-nuclear-weapons-bomb-0ddjrs5hw
https://kyivindependent.com/with-trump-back-in-white-house-can-ukraine-opt-for-nuclear-deterrence/
di Alessandro Orsini* Risposta, molto rispettosa, a Liliana Segre. Il dibattito sul genocidio a Gaza, reale o presunto che sia, non può prescindere dalle scienze sociali. Nel suo...
di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico In più di una circostanza ho scritto che oltre agli USA a vivere una situazione estremamente complessa in materia di conti con l'estero (debito/credito...
Come ha riportato ieri il New York Times, che ha citato funzionari statunitensi a conoscenza della questione, il presidente degli Stati uniti d’America, Joe Biden avrebbe approvato l'impiego...
In una conferenza tenuta nella capitale armena Yerevan e ripresa oggi da Svetlana Ekimenko su Sputnik, l'economista di fama mondiale Jeffrey Sachs ha dichiarato come il "mondo sia in bilico e sull'orlo...
Copyright L'Antidiplomatico 2015 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa