Ieri sera Vladimir Putin ha rivolto un appello improviso alle forze armate e ai cittadini russi, ai partner della Russia, ma, soprattutto, a coloro «che continuano a nutrire illusioni sulla possibilità di infliggere una sconfitta strategica» alla Russia. Il riferimento era agli attacchi portati da Kiev nei giorni scorsi alle regioni di Kursk e Brjansk con missili americani e britannici a lunga gittata.
Senza mezze parole, Putin ha evidenziato la minaccia di un conflitto globale a cui stanno portando le azioni USA. Ancora una volta, come aveva fatto già in settembre e di nuovo pochi giorni fa, il presidente russo ha sottolineato che quando contro il territorio russo vengono lanciati missili ATACMS o Storm Shadow, non si tratta di colpi portati dall'esercito ucraino: quei missili non possono essere lanciati senza la partecipazione diretta del paese produttore; cioè è chiaro, ha detto Putin, che siano gli USA a colpire la Russia.
Dunque, per il momento, le forze armate russe si sono “limitate” a dare un avvertimento, chiaramente indirizzato a Washington, Londra, Parigi, colpendo col nuovo missile balistico “Orešnik” (“Nocciolo”) l'impianto di produzione missilistica ucraina ”Južmaš” a Dnepropetrovsk.
Vladimir Putin ha detto chiaramente che la sperimentazione del nuovo missile russo rappresenta la risposta alla decisione di colpire il territorio della Russia con missili ATACMS americani e Storm Shadow britannici. Questa prima reazione, ha detto Putin, è una dimostrazione della potenza russa, ma anche dell'inevitabilità della risposta che Mosca darà a ogni prossimo attacco occidentale. Questa volta, obiettivo è stato un impianto militare ucraino; ma Mosca, ha detto Putin, la prossima volta si riserva il diritto di rispondere non solo contro l'Ucraina, ma anche contro i paesi che forniscono a Kiev armi "a lunga gittata".
Il nuovo missile balistico a media gittata ipersonico “Orešnik” porta un “grappolo” di diverse testate e, a oggi,
non ci sono al mondo armi in grado di intercettarlo, mentre vola alla velocità di Mach 10, o 2-3 km/s.
Putin ha anche detto che Mosca avviserà in anticipo sugli obiettivi dei prossimi eventuali attacchi, in modo che i civili abbiano la possibilità di mettersi al sicuro. Inoltre, verranno adottate le relative decisioni sull’ulteriore dispiegamento di missili a medio e corto raggio, in base alle mosse del nemico: la Russia, ha detto Putin, preferisce mezzi pacifici, ma è anche pronta a qualsiasi sviluppo degli eventi e «la risposta ci sarà sempre».
SkyNews, citando un anonimo funzionario americano, ha annunciato che Mosca aveva informato in anticipo (30 minuti) Washington dell'imminente attacco su Dnepropetrovsk, attraverso i «canali di riduzione del pericolo nucleare». L'informazione è stata poi confermata dalla Casa Bianca.
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