Hamas ha definito l’accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah come un punto di svolta che ha infranto le "illusioni" del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu di ridisegnare il Medio Oriente con la forza. L’accordo, accettato martedì da Netanyahu dopo mesi di escalation violenta contro il Libano, è stato discusso nel suo “gabinetto di sicurezza” sulla base di una proposta avanzata da Stati Uniti e Francia.
In una dichiarazione pubblicata su Telegram, Hamas ha elogiato il ruolo cruciale della Resistenza Islamica in Libano e il sostegno di Hezbollah al popolo palestinese. Il movimento ha sottolineato come la resistenza popolare e militare sia stata determinante nel costringere Israele a un accordo, nonostante le promesse iniziali di eliminare Hezbollah nel sud del Libano.
Secondo Hezbollah, le sue azioni di ritorsione hanno inflitto gravi perdite alle forze israeliane, uccidendo oltre 100 soldati e ferendone più di mille. Hamas ha ribadito la fiducia nell’asse della Resistenza, impegnato a sostenere il popolo palestinese con tutti i mezzi possibili.
Il bilancio del conflitto rimane tragico, con oltre 3.700 vittime in Libano e migliaia di feriti, ma il cessate il fuoco segna una tregua che molti sperano possa evitare ulteriori spargimenti di sangue.
*Tratto dalla newsletter quotidiana de l'AntiDiplomatico dedicata ai nostri abbonati
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