La Cina ha vietato le esportazioni verso gli Stati Uniti di prodotti legati ai minerali gallio, germanio e antimonio, che possono avere applicazioni militari, ha riferito martedì il Ministero del Commercio cinese.
“In conformità con le disposizioni pertinenti della legge sul controllo delle esportazioni della Repubblica popolare cinese e di altre leggi e regolamenti, e al fine di salvaguardare la sicurezza e gli interessi nazionali e adempiere agli obblighi internazionali come la non proliferazione, è stato deciso di rafforzare il controllo delle esportazioni di prodotti a duplice uso verso gli Stati Uniti”, si legge nella dichiarazione.
La misura restrittiva delle esportazione di terre rare verso gli Stati Uniti entrerà in vigore il 3 dicembre. Il gallio e il germanio sono utilizzati nei semiconduttori, mentre il germanio è utilizzato anche nella tecnologia a infrarossi, nei cavi in fibra ottica e nelle celle solari. Quest’anno, secondo Reuters, la Cina ha rappresentato il 59,2% della produzione mondiale di germanio raffinato e il 98,8% di gallio raffinato, riferisce RT.
(Traduzione Andrea Puccio www.occhisulmondo.info)
di Alessandro BianchiAnnelle Baerbock è il principale megafono in Europa di tutti i crimini (recenti e passati) della Nato. Impegnata in prima persona a fomentare e invocare cambi di regime, sanzioni,...
di Patrizia Cecconi Verso la fine del 1800 il filosofo e sociologo tedesco W.M. Wundt parlò di eterogenesi dei fini come effetto di azioni umane che divergono dai fini originari producendo risultati...
«È morto in ospedale l'unico soldato nordcoreano catturato finora dagli ucraini, il fante che doveva servire a dimostrare il coinvolgimento del dittatore Kim al fianco di Putin»...
In conferenza stampa, la sua ultima nel ruolo di Segretario di Stato degli Stati Uniti, Blinken è stato interrotto da un grande giornalista, Max Bluementhal che in meno di un minuto gli ha posto...
Copyright L'Antidiplomatico 2015 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa