GLI ATTIVI RUSSI CONGELATI VERRANNO USATI PER ARMARE KIEV

09 Maggio 2024 11:49 Andrea Puccio

Combattere fino all’ultimo ucraino, ma con quali soldi? Ovviamente con quelli congelati alla Russia dato che i nostri bilanci non potranno sopportare per molto gli aiuti a Kiev.

Per questo gli ambasciatori dell’Unione europea hanno concordato in linea di principio mercoledì le misure sulle entrate straordinarie dei beni congelati della Russia, che saranno assegnati al governo ucraino per fornire supporto militare e assistenza nei compiti di recupero. Zelensky e soci hanno già comprato nuovi borsellini …

Non si tratterebbe di usare i fondi congelati ma gli interessi generati in questi due anni dagli attivi russi giacenti nelle banche europee, comunque un segnale molto preoccupante. Potrebbe essere solo il prologo alla confisca di tutti gli attivi depositati nelle banche europee.

Sempre sostenitrice di questa misura la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha scritto sul suo account X che “accoglie con favore l’accordo politico di oggi”. “Non ci potrebbe essere un simbolo più forte o un uso migliore per quei soldi che rendere l’Ucraina e tutta l’Europa un posto più sicuro in cui vivere”, ha scritto.

Per rendere l’Europa un posto più sicuro dove vivere l’unico modo è spazzare via questa classe politica inetta e servile solo agli interessi degli Stati Uniti e non usare i fondi russi per armare l’Ucraina. Questo prolungherebbe solo il conflitto in corso con le inevitabili perdite umane, Ma a questi non è mai importato nulla degli ucraini che muoiono sul fronte. Che iniziassero a mandare i propri figli a combattere.

I leader dei paesi occidentali hanno ripetutamente espresso il loro desiderio di confiscare i beni russi congelati e usarli per le necessità di Kiev. L’UE, gli Stati Uniti, il Giappone e il Canada hanno congelato circa 300 miliardi di dollari di attivi della Banca centrale russa nel 2022 in risposta all’operazione militare avviata da Mosca in Ucraina. Circa 200 miliardi di beni congelati si trovano in Europa, principalmente nel depositario belga Euroclear.

Dal Cremlino hanno ripetutamente avvertito che un sequestro dei beni russi a favore di Kiev sarebbe “un furto legalizzato, riferisce Rt.

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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