In Venezuela oggi è previsto un fitto programma di eventi volti a ricordare l’immensa figura del Comandante Hugo Chávez Friás, in occasione del 62° anniversario della sua nascita. Una prova ulteriore, ove mai ve ne fosse bisogno, del profondo segno lasciato da quest’uomo sinceramente rivoluzionario sul popolo venezuelano. Della sua grande eredità che comprende valori come: antimperialismo, sovranità, lotta ai residui del colonialismo.
All’alba vi è stato il tradizionale lancio di razzi che hanno illuminato il cielo del popolare quartiere ’23 de Enero’, nella città di Caracas, che ha segnato l’inizio delle celebrazioni in onore di Hugo Chávez, il leader della Rivoluzione Bolivariana.
«Dal Cuartel de la Montaña vogliamo rendere omaggio al nostro Comandante, un semplice omaggio che viene dal nostro cuore e dalla nostra anima», queste le parole pronunciate dal vicepresidente del Partito Socialista Unito del Venezuela, Diosdado Cabello, che ha invitato la popolazione venezuelana a prendere parte alle celebrazioni.
Inoltre, il deputato del Blocco della Patria, sempre dal Cuartel de la Montaña ha il giorno prima tenuto il suo programma televisivo ‘Con el mazo dando’ e successivamente partecipato all’esposizione ‘La patria en su mirada’, evento che ha visto la partecipazione delle figlie del leader venezuelano.
Ancora presso il Cuartel de la Montaña, dove riposano le spoglie mortali di Hugo Chávez vi sarà un colloquio a cui prenderanno parte i suoi tanti amici oltre ai suoi compagni dell’Accademia Militare.
Celebrazioni sono previste in diversi stati venezuelani come Barinas, terra che diede i natali al Comandante, Trujillo, Lara e Zulia. Mentre sono previste manifestazioni in favore del governo e in difesa della sovranità nazionale. Un tema particolarmente caro al leader della Rivoluzione Bolivariana.
di Alessandro BianchiAnnelle Baerbock è il principale megafono in Europa di tutti i crimini (recenti e passati) della Nato. Impegnata in prima persona a fomentare e invocare cambi di regime, sanzioni,...
di Patrizia Cecconi Verso la fine del 1800 il filosofo e sociologo tedesco W.M. Wundt parlò di eterogenesi dei fini come effetto di azioni umane che divergono dai fini originari producendo risultati...
«È morto in ospedale l'unico soldato nordcoreano catturato finora dagli ucraini, il fante che doveva servire a dimostrare il coinvolgimento del dittatore Kim al fianco di Putin»...
di Clara Statello per l'AntiDiplomatico L’Unione Europea è stata sconfitta nella guerra in Ucraina. Lo ha detto domenica sera il premier ungherese Victor Orban parlando al canale...
Copyright L'Antidiplomatico 2015 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa