di Fabrizio Verde
Il Venezuela bolivariano e le fake news del mainstream: questo binomio sembra proprio inscindibile. Il circuito informativo mainstream quando affronta la questione Venezuela non riesce proprio a dare le notizie senza far ricorso a quelle fake news che vengono denunciate e bollate come pericolose da quegli stessi media che poi le propalano senza soluzione di continuità.
L’ennesimo esempio è quello riguardante la manifestazione convocata dall’opposizione venezuelana lunedì 23 gennaio. I dirigenti della Mesa de la Unidad Democratica (MUD) non sono riusciti a radunare un numero significativo di persone per la marcia organizzata contro il governo Maduro e per esigere nuove elezioni. A questo proposito parla chiaramente la foto di questo articolo, così come un video che la MUD ha tentato in tutti i modi di far sparire dalle reti sociali.
Per la Reuters, invece, «decine di migliaia di venezuelani hanno marciato per chiedere le dimissioni di Maduro, utilizzando a corredo una foto risalente a una vecchia manifestazione dell’opposizione. Anche se l’agenzia di stampa, ha poi ammesso che la manifestazione è stata meno partecipata rispetto alle precedenti. Insomma, il classico metodo che tra fake-news e post-verità mira a confondere le acque. Inoltre viene scritto che ‘testimoni di Reuters’ hanno riferito che la Polizia abbia fatto uso di lacrimogeni contro i manifestanti a Caracas. Notizia che non trova riscontro.
Il fallimento totale della protesta organizzata ieri è anche riscontrabile nelle reazioni di alcuni dei dirigenti principali della MUD, come l’ex presidente dell’Assemblea Nazionale Ramos Allup, che contrariamente al solito modo di fare, hanno deciso di lasciare mestamente la marcia senza proferire parola.
-Estamos jodidos.
— Nacho Lemus (@LemusteleSUR) 23 gennaio 2017
-Henry no te vayas!
Dip. Ramos Allup se retiró de la marcha convocada por la oposición. No quiso declarar.@teleSURtv pic.twitter.com/k48HD2RXZY
Quella di ieri è stata la prima protesta organizzata dall’opposizione dopo la sospensione concordata nell’ottobre dell’anno passato nell’ambito del dialogo col governo dai mediatori internazionali: Ernesto Samper, Segretario Generale dell’UNASUR; gli ex presidenti Zapatero (Spagna), Fernandez (Repubblica Dominicana), Torrijos (Panama) e il Nunzio Apostolico a Caracas, Aldo Giordano.
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