Ai microfoni dell’emittente britannica BBC, l’ex presidente del Brasile Dilma Rousseff, vittima di un golpe istituzionale ordito dagli ex alleati Cunha e Temer, ha espresso il proprio sostegno al presidente venezuelano Maduro che sta «governando il Venezuela in circostanze estreme».
Il pensiero dell’esponente del PT brasiliano è in linea con quanto dichiarato dal leader del partito Gleisi Hoffman che aveva rimarcato come Maduro si trovasse a fronteggiare la «violenza offensiva della destra».
In riferimento alla situazione venezuelana Dilma Rousseff ha denunciato l’atteggiamento «irresponsabile» dell’Occidente, spalleggiato da una stampa internazionale che cerca di spianare la strada a un eventuale conflitto.
«Vogliono ricreare qui in America Latina quanto già fatto in Iraq e Afghanistan: un conflitto armato». Questa la forte denuncia dell’ex presidente del Brasile.
Una denuncia forte che continua attraverso un chiaro riferimento a quanto accaduto con Saddam Hussein in Iraq: «Ricordate cosa fecero a Saddam Hussein? Dopo venne aperto un vaso di Pandora. Da dove è venuto fuori lo Stato Islamico?».
Sulla vergognosa sospensione del Venezuela dal Mercosur, Rousseff spiega che il «Brasile non ha diritto di parola sulla clausola democratica nel Mercosur. La situazione in Brasile non è uguale a quella in Venezuela, perché c’è stato un golpe. In Venezuela sono giunti al potere tramite il voto».
La conclusione dell’intervista è dedicata al Brasile, dove il colpo di mano organizzato per rovesciare il su governo ha avuto inizio quando quelle forze che poi hanno organizzato il golpe istituzionale «hanno capito che non sarebbero arrivati al potere tramite elezioni democratiche. Ossia, la democrazia non era praticabile, dal loro punto di vista».
In tal senso è bene sottolineare il silenzio assordante dei mainstream sulla situazione brasiliana che stride con gli appelli per la ‘democrazia’ che sarebbe messa a rischio in Venezuela da un’Assemblea Costituente che ha portato al voto oltre 8 milioni di venezuelani in circostanza davvero eccezionali.
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