La famosa attivista brasiliana per i diritti umani e consigliera municipale di sinistra Marielle Franco è stata assassinata a Rio de Janeiro nella giornata di mercoledì.
Parte di una generazione di giovani brasiliani neri che stanno facendo sentire sempre più forte la propria voce all'interno e all'esterno dei palazzi governativi, Franco fu eletta nel 2016.
Residente nella Favela da Maré, una comunità povera di Rio, è stata una delle figure principali in difesa dei diritti umani nel paese.
Il giorno prima di essere uccisa, Marielle si è lamentata della violenza in città in un post pubblicato sul suo account Twitter. Nel post, contestava l'azione della Polizia Militare.
"Un altro omicidio di un giovane che dovrebbe entrare nel computo del Primo Ministro... Quanti altri dovranno morire per far finire questa guerra?”.
Franco è stata uccisa a colpi d'arma da fuoco in una macchina su via Joaquim Palhares, nella regione centrale di Rio, verso le 9:30 del pomeriggio di mercoledì, secondo quanto riporta Globo.com.
Anche l'autista del veicolo, Anderson Pedro Gomes, è stato colpito a morte, e un passeggero, il consigliere di Marielle, colpito da una scheggia.
La sua morte è stata confermata dal consigliere Tarcisio Motta (PSOL), il quale ha affermato che "diverse circostanze indicano un'esecuzione".
Gli investigatori dell'Ufficio Omicidi hanno rivelato a Globo.com che la principale linea di indagine è l'esecuzione.
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