Maduro acclamato in Messico. Cadono anni di fake news



di Fabrizio Verde

I fatti hanno la testa dura. Presto o tardi arrivano a smentire la propaganda a reti unificate dei media mainstream, contro il Venezuela e il suo presidente Nicolas Maduro, che propalano fake news a tutto spiano per screditare il massimo dirigente della Rivoluzione Bolivariana.

Maduro è un dittatore. Il popolo lo odia. Non solo i venezuelani, anche i latinoamericani provano rabbia verso il presidente venezuelano. Questo è quanto il martellamento mediatico cerca di far entrare nella testa dell’opinione pubblica.

Però succede che avvengono dei fatti capaci di cancellare le narrazioni tossiche dei media dominanti. Come a Città del Messico in occasione dell’insediamento al potere del presidente messicano Andres Lopez Obrador. Qui Maduro viene infatti acclamato dai messicani accorsi per accompagnare nel giorno del suo insediamento l’esponente della sinistra messicana che si propone di risollevare un paese devastato dal neoliberismo.

Proprio come avvenne in Venezuela dove questo obiettivo fu raggiunto grazie al Comandante Hugo Chavez, con Maduro al suo fianco sin dagli albori della Rivoluzione Bolivariana.

Il popolo messicano, nonostante le narrazioni tossiche e false del mainstream, mostra di conoscere questa realtà e in pochi secondi cancella anni e anni di fake news propalate senza soluzione di continuità contro il Venezuela e il suo massimo dirigente Nicolas Maduro.

I messicani sanno che Maduro protegge il proprio popolo, nonostante la guerra economica e gli assalti dell’impero che in ogni modo prova a rovesciare il suo governo democraticamente eletto. Arrivando finanche a prospettare un’invasione armata del Venezuela. La cui unica colpa è quella di essere particolarmente ricco di risorse naturali che fanno gola al vorace vicino nordamericano

Nicolas Maduro è uno dei dirigenti politici più diffamati del mondo. Senza dubbio alcuno. Ma da oggi può contare su un alleato in più. Il Messico di Andres Lopez Obrador.

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