Black Lives Matter a difesa della sovranità e autodeterminazione di Cuba

15 Luglio 2021 18:26 La Redazione de l'AntiDiplomatico

Attraverso un comunicato il movimento Black Lives Matter ha condannato «l’inumano» comportamento del governo statunitense nei confronti del popolo cubano costretto a patire indicibili sofferenze a causa di un criminale embargo, in vigore da oltre sessant’anni, perché ha deciso di scegliere la strada della sovranità e dell’autodeterminazione.

Questo il comunicato:

«Black Lives Matter condanna l’inumano trattamento del governo USA contro i cubani, e chiede che con urgenza sia rimosso l’embargo. Questa politica crudele e inumana, istituita con l’esplicita intenzione di destabilizzare il paese e impedire ai cubani di scegliere il loro governo, è il cuore della crisi attuale. Dal 1962 gli Stati Uniti hanno imposto dolore e sofferenza al popolo cubano bloccando forniture di cibo, medicine e approvvigionamenti, cagionando alla piccola nazione insulare un danno di 130 miliardi di dollari.

Senza questo denaro, è difficile per Cuba acquistare il materiale sanitario necessario alla produzione dei propri vaccini contro il Covid-19 e gli strumenti per la produzione di cibo. Nonostante questo il paese ha creato una ottima assistenza sanitaria e inviato i propri medici e infermieri in ogni parte del mondo dove è avvenuto un disastro.

Il popolo di Cuba subisce la punizione del governo USA perché ha mantenuto sovranità e autodeterminazione. I leader statunitensi hanno provato per decenni a rovesciare questa Rivoluzione. Invece di amicizia, rispetto e cooperazione, il governo degli Stati Uniti ha provocato sofferenze a 11 milioni di persone - 4 milioni dei quali neri e mulatti.

Cuba ha storicamente dimostrato solidarietà ai popoli oppressi afro-discendenti, proteggendo rivoluzionari come Assata Shakur concedendogli asilo politico, supportando la lotta di liberazione dei neri in Angola, Mozambico, Guinea Bissau e Sudafrica.

Chiediamo al presidente Biden la fine dell’embargo. L’embargo è una clamorosa violazione dei diritti umani e deve finire».

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