Negli ultimi anni, Mosca ha costruito diverse alleanze militari strategiche chiave in Africa, con Libia, Nigeria, Etiopia e Mali, si legge in un articolo pubblicato oggi dalla CNBC .
Secondo il rapporto, un aspetto fondamentale della strategia della Russia è offrire alternative ai paesi africani, cresciuti insoddisfatti delle associazioni diplomatiche occidentali.
Allo stesso modo, la Russia, attraverso le Nazioni Unite (ONU), ha fornito aiuti alimentari, economici e militari a questo continente.
Negli ultimi due mesi, la Russia ha firmato accordi di cooperazione militare con Nigeria ed Etiopia, le nazioni più popolose dell'Africa.
Inoltre, i media sottolineano che, nel prossimo futuro, la Russia ha appena firmato un accordo con l'amministrazione del presidente nigeriano Muhammadu Buhari per fornire equipaggiamento militare, addestramento e tecnologia alle forze nigeriane.
Tutto questo mentre il secondo vertice Russia-Africa dovrebbe svolgersi nel 2022. Al primo vertice tenutosi nel 2019, il presidente russo Vladimir Putin ha mostrato l'intenzione del suo paese di aumentare la cooperazione con l'Africa.
Il testo fa anche eco a un rapporto dello Stockholm International Peace Research Institute, secondo il quale l'Africa, tra il 2016 e il 2020, ha rappresentato il 18% delle esportazioni di armi russe.
Gli esperti ritengono che la crescente influenza della Russia in Africa abbia fortemente turbato i paesi occidentali, e in particolare gli Stati Uniti, dal momento che il suo monopolio su questo continente è messo in discussione e questo significa che Washington dovrà escogitare contromisure per mantenerne l'esistenza.
Nel 2018, John Bolton, l'allora consigliere per la sicurezza della Casa Bianca, ha avvertito dell'"influenza espansionista della Russia in Africa", affermando che Washington intende mantenere il suo sostegno al continente.
La CNBC ha evidenziato che anche l'attuale amministrazione statunitense, presieduta da Joe Biden, è pronta a mantenere le 27 basi militari statunitensi in Africa.
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