Il nuovo schema statunitense diretto principalmente contro Cina e Russia prevede la divisione del mondo in quelle che nell’ottica distorta di Washington vengono definite come ‘democrazie’, contro presunte autocrazie guidate - ça va sans dire - da Cina e Russia.
Il ministro degli Estri cinese Wang Yi a tal proposito ha dichiarato che il "Summit for Democracy" organizzato dagli Stati Uniti trarrà linee basate sugli standard di un paese e creerà divisione e confronto, che non porteranno nulla di positivo per la comunità internazionale.
Gli Stati Uniti si considerano infatti come il leader mondiale, chiedendo ad altri paesi di seguire il suo esempio, nonostante abbiano reiteratamente violato il processo di democratizzazione delle relazioni internazionali.
Secondo il ministro degli Esteri di Pechino la pratica democratica varia in base alle diverse condizioni nazionali e non può essere un modello o uno standard applicabile in ogni paese.
In occasione della 18a riunione dei ministri degli Esteri di Cina, Russia e India, avvenuta tramite collegamento video, il diplomatico cinese ha spiegato che Cina, Russia e India hanno intrapreso percorsi di sviluppo adeguati alle proprie condizioni nazionali e hanno la responsabilità di favorire una corretta visione della democrazia. Quindi devono sottrarsi alla "trappola della democrazia" di alcuni paesi e opporsi all'ingerenza negli affari interni di altri paesi sotto con il pretesto della democrazia.
Wang ha affermato che la Cina è pronta a lavorare con India e Russia per inviare un segnale positivo al mondo nella pratica del vero multilateralismo, potenziando il processo di democratizzazione delle relazioni internazionali. La Cina, inoltre, si è detta pronta ad affrontare il Covid-19 insieme a Russia e India.
Il diplomatico cinese ha poi avanzato cinque proposte per rafforzare ulteriormente la cooperazione trilaterale, compresa la pratica del vero multilateralismo per opporsi al tentativo di una nuova guerra fredda e del gioco a somma zero, rispettare i diritti legittimi dei paesi e i loro diritti nella scelta dei propri percorsi di sviluppo e affrontare insieme questioni scottanti attraverso il dialogo.
Sia il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov che il ministro degli Esteri indiano Subrahmanyam Jaishankar hanno affermato che i tre paesi dovrebbero sostenere fermamente la centralità delle Nazioni Unite e sostenere un vero ed efficace multilateralismo.
Lavrov ha sottolineato che la cosiddetta regione indo-pacifica libera e aperta, idea geopolitica di concezione nippo-statunitense, non aveva nelle sue intenzioni la creazione di una partnership alla pari. Aggiungendo che la formazione di cricche è una tipica mentalità da guerra fredda volta a distruggere l'equilibrio strategico regionale. A simili concezioni - ha concluso Lavrov - Cina, Russia e India dovrebbero opporsi congiuntamente.
di Alessandro Orsini* Risposta, molto rispettosa, a Liliana Segre. Il dibattito sul genocidio a Gaza, reale o presunto che sia, non può prescindere dalle scienze sociali. Nel suo...
di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico In più di una circostanza ho scritto che oltre agli USA a vivere una situazione estremamente complessa in materia di conti con l'estero (debito/credito...
di Clara Statello per l'AntiDiplomatico L’Unione Europea è stata sconfitta nella guerra in Ucraina. Lo ha detto domenica sera il premier ungherese Victor Orban parlando al canale...
di Clara Statello per l'AntiDiplomatico Esattamente una settimana fa, il premier ungherese Viktor Orban, di ritorno da un incontro con Donald Trump a Mar-a-Lago, annunciava che queste sarebbero...
Copyright L'Antidiplomatico 2015 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa