La notizia non ha trovato spazio nei media nostrani, più propensi a fare da megafono alle provocazioni per far scoppiare guerre fra super potenze nucleari, vedi USA e Russia in Ucraina, ma l'Agenzia di stampa siriana SANA, citando la diplomazia russa, ha riferito che il viceministro degli Esteri russo Sergei Vershinin ha discusso della situazione in Siria con il Coordinatore speciale per gli affari siriani della Farnesina, Stefano Ravanian.
Nella nota, il Ministero degli Esteri russo ha comunicato che, durante l'incontro, sono stati discussi gli aspetti pratici della cooperazione italo-russa sulla Siria, il rafforzamento del programma umanitario a favore del popolo siriano e l'impatto negativo delle misure coercitive unilaterali imposte al Paese arabo.
Inoltre si aggiunge che entrambe le parti hanno sottolineato l'importanza di attuare le risoluzioni delle Nazioni Unite per raggiungere una soluzione politica alla crisi in Siria.
Senza fare voli pindarici, è sicuramente una buona notizia che l'Italia agisca per la Siria fuori dall'agone della NATO e dell'Unione Europea.
L'Italia che un tempo era partner economico e politico privilegiato della Siria , dal 2011, con l'inizio della guerra per procura contro Damasco attraverso l'uso di organizzazioni terroristiche, i vari governo che si sono succeduti hanno rinnovato in ambito UE le sanzioni che stanno mettendo a dura prova il popolo siriano.
Di certo questo incontro i rappresentanti russi non sarà il preambolo per il ripristino delle relazioni diplomatiche Italia-Siria, sicuramente sono un evento che ha la sua importanza e, soprattutto, indica una vittoria politica di Damasco, oltre quella militare contro il terrorismo.
Le cancellerie occidentali prima o poi dovranno riconoscere i loro errori che hanno causato migliaia di morti innocenti e la distruzione materiale di un paese, partendo proprio dalla ricostruzione dle paese arabo.
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