L'Iran lancerà "viaggi marittimi diretti" su base settimanale per consegnare merci dal suo porto di Bandar Anzali ai porti russi nel Mar Caspio, con l'obiettivo di rafforzare il Corridoio internazionale di trasporto nord-sud (INSTC), secondo quanto ha riferito l’agenzia Tasnim.
"Attualmente, i servizi di trasporto containerizzati sono in corso da parte della Caspian Sea Shipping Company dai porti settentrionali del paese ai porti della Russia", ha spiegato a Tasnim l'amministratore delegato della Caspian Sea Shipping Company iraniana, Kambiz Jahanbani .
"L'INSTC ha registrato una crescita del 360% nel trasporto di merci", ha aggiunto Jahanbani.
Nel luglio 2022, l'Iran ha completato il suo primo transito di merci russe verso l'India utilizzando il corridoio marittimo INSTC.
In quanto zona priva di sanzioni occidentali, il corridoio è stato descritto come una valida opzione per il commercio tra i due paesi.
Il 17 maggio, il presidente iraniano Ebrahim Raisi e il presidente russo Vladimir Putin hanno firmato un accordo per creare la ferrovia Rasht-Astara, che dovrebbe potenziare l'INSTC collegando l'Asia meridionale al nord Europa e potenzialmente "rivaleggiando" con il Canale di Suez.
"Una volta che questa ferrovia sarà messa in funzione, la ferrovia iraniana sarà collegata alla Russia e poi all'Europa", ha continuato Jahanbani, riferendosi all'accordo come "un punto di svolta" per l'INSTC.
L'Iran e la Russia hanno recentemente rafforzato la cooperazione in una serie di settori, tra i quali energia, commercio, finanza, difesa e trasporti.
La loro cooperazione mira ad alleviare gli effetti delle sanzioni occidentali aggressive - che prendono di mira entrambi i paesi - mentre si sforzano anche di costruire un'economia fiorente indipendente dalle grinfie occidentali.
L'Iran ha anche aderito allo Shanghai Cooperation Council (SCO) guidato dalla Cina e ha commerciato con le nazioni BRICS+ con l'intenzione di entrare ufficialmente a far parte del gruppo delle economie emergenti.
Inoltre, Teheran continua a rafforzare i legami con varie nazioni del Sud del mondo che stanno cercando di allontanarsi dal sistema economico occidentale egemonico, come Brasile e Venezuela.
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