Il Presidente russo Vladimir Putin è intervenuto alla sessione plenaria del secondo vertice Russia-Africa che si tiene nella città russa di San Pietroburgo.
Nel suo discorso, Putin ha dedicato particolare attenzione alle esportazioni russe di cereali e fertilizzanti in Africa. Secondo Putin, la Russia ha già esportato 10 milioni di tonnellate di grano in Africa in sei mesi, al contrario delle spedizioni effettuate dal regime di Kiev che sono finite per la maggior parte ai pesi ricchi.
"L'anno scorso, il commercio di prodotti agricoli tra la Russia e i Paesi africani è cresciuto del 10%, raggiungendo i 6,7 miliardi di dollari, e nel periodo gennaio-giugno di quest'anno ha già raggiunto la cifra record del 60%", ha dichiarato Putin. "La Russia ha esportato 11,5 milioni di tonnellate di grano in Africa nel 2022, e solo nei primi 6 mesi di quest'anno quasi 10 milioni di tonnellate. E questo nonostante le sanzioni illegali imposte alle nostre esportazioni, che ostacolano seriamente le forniture alimentari russe, complicano i trasporti, la logistica, le assicurazioni e i pagamenti bancari".
Il leader russo ha anche sottolineato che l'Occidente ostacola le esportazioni russe di cereali e fertilizzanti, ma allo stesso tempo "ipocritamente" incolpa Mosca per l'attuale crisi del mercato alimentare mondiale. Putin ha citato l'accordo sul grano, che inizialmente doveva "garantire la sicurezza alimentare globale, ridurre la minaccia della fame e aiutare i Paesi più poveri, anche in Africa", ma che alla fine si è concentrato su altri interessi. A tal proposito basti vedere come si sono riempiti i già lauti forzieri delle multinazionali del settore.
"Per quasi un anno, nell'ambito di questo cosiddetto accordo, dall'Ucraina sono stati esportati 32,8 milioni di tonnellate di merci, di cui oltre il 70% è andato a Paesi con livelli di reddito alti e medio-alti", principalmente all'UE, ha detto Putin, mentre Paesi come Etiopia, Sudan, Somalia e altri hanno ricevuto solo "meno del 3% del totale", o in altre parole, "meno di un milione di tonnellate".
Allo stesso tempo, il presidente ha ricordato che nessuna delle condizioni poste dalla Russia è stata soddisfatta. "La Russia ha accettato di partecipare a questo cosiddetto 'accordo', tenendo conto anche degli obblighi in esso contenuti che prevedevano la rimozione degli ostacoli illegittimi alla fornitura del nostro grano e dei nostri fertilizzanti ai mercati mondiali. In realtà, nulla di ciò che abbiamo discusso e nulla di ciò che ci è stato promesso si è realizzato”.
Grano gratis per l'Africa
Parlando delle sanzioni, Putin ha sottolineato che un vero aiuto ai Paesi più poveri in questo accordo sul grano sarebbe la revoca delle restrizioni sulle esportazioni russe di grano e fertilizzanti. "Hanno creato ostacoli anche ai nostri piani di donare fertilizzanti alle nazioni più povere che ne hanno bisogno", ha denunciato.
"Delle 262.000 tonnellate di fertilizzanti bloccate nei porti europei, siamo riusciti a inviare solo due lotti: 20.000 tonnellate al Malawi e 34.000 tonnellate al Kenya. Il resto rimane nelle mani degli europei", ha detto. "E questo nonostante si trattasse di un'azione puramente umanitaria che, in linea di principio, non dovrebbe essere soggetta ad alcuna sanzione".
Illustrando la situazione, il presidente Putin ha assicurato che la Russia è pronta a fornire gratuitamente grano ai Paesi africani più bisognosi. "Ho già detto che il nostro Paese può sostituire il grano ucraino sia a livello commerciale che sotto forma di assistenza gratuita ai Paesi africani più bisognosi, soprattutto perché anche quest'anno ci aspettiamo un raccolto record".
"In particolare, aggiungo, saremo pronti a fornire gratuitamente tra le 25.000 e le 50.000 tonnellate di cereali a Burkina Faso, Zimbabwe, Mali, Somalia, Repubblica Centrafricana ed Eritrea nei prossimi tre o quattro mesi. Consegneremo gratuitamente questi prodotti anche ai consumatori", ha dichiarato.
I partecipanti al vertice hanno accolto la proposta del leader russo con un applauso.
Rafforzare la cooperazione con l'Africa
"La Russia, a nome dei circoli ufficiali, delle imprese private e pubbliche, è sinceramente interessata ad approfondire ulteriormente i legami commerciali, di investimento e umanitari con il continente", ha sottolineato Putin.
Ha inoltre osservato che "il potenziale dell'Africa è evidente a tutti, poiché il tasso di crescita medio annuo del Prodotto interno lordo (PIL) del continente negli ultimi 20 anni, pari al 4 e al 4,5%, supera i tassi globali".
La cooperación económica entre Rusia y África está creciendo a pesar de la presión de Occidente, declaró el presidente Vladímir Putin en la sesión plenaria de la segunda cumbre Rusia-África, que se celebra en la ciudad rusa de San Petersburgo los días 27 y 28 de julio. pic.twitter.com/f3boZjaXT8
— Sepa Más (@Sepa_mass) July 27, 2023
Per poi ricordare che la popolazione africana "si sta avvicinando a 1,5 miliardi di persone, crescendo più velocemente che in qualsiasi altra parte del mondo" e la crescente classe media, che "costituisce la principale domanda di beni e servizi moderni", oltre a "superare indicatori simili nella maggior parte delle regioni del mondo".
"Vorrei notare che, secondo i risultati dello scorso anno, il fatturato del commercio russo-africano ha raggiunto i 18 miliardi di dollari", ha sottolineato.
Putin sostiene che la Russia e i Paesi africani devono passare alle valute nazionali nelle operazioni finanziarie bilaterali per espandere i legami commerciali.
"Per espandere ulteriormente la gamma dei legami commerciali ed economici, è importante passare alle valute nazionali, compreso il rublo, nei regolamenti delle transazioni commerciali", ha dichiarato.
Il leader russo ha inoltre auspicato la creazione di uno spazio informativo comune tra Russia e Africa, nell'ambito del quale il pubblico russo e africano riceverà informazioni obiettive sugli eventi mondiali.
Medios rusos abrirán delegaciones en África, anuncia Putin
— Sepa Más (@Sepa_mass) July 27, 2023
Vladímir Putin declaró que el Gobierno ruso tiene previsto la apertura en el continente africano de oficinas de representación de los principales medios de comunicación rusos. pic.twitter.com/BBuYuKUfRa
di Alessandro Orsini* Risposta, molto rispettosa, a Liliana Segre. Il dibattito sul genocidio a Gaza, reale o presunto che sia, non può prescindere dalle scienze sociali. Nel suo...
di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico In più di una circostanza ho scritto che oltre agli USA a vivere una situazione estremamente complessa in materia di conti con l'estero (debito/credito...
di Clara Statello per l'AntiDiplomatico L’Unione Europea è stata sconfitta nella guerra in Ucraina. Lo ha detto domenica sera il premier ungherese Victor Orban parlando al canale...
di Clara Statello per l'AntiDiplomatico Esattamente una settimana fa, il premier ungherese Viktor Orban, di ritorno da un incontro con Donald Trump a Mar-a-Lago, annunciava che queste sarebbero...
Copyright L'Antidiplomatico 2015 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa