Il presidente cubano Miguel Díaz-Canel ha chiuso il suo giro di visite in Asia occidentale in Qatar, Emirati Arabi Uniti per concludersi in Iran con l’incontro con il so omologo Seyed Ebrahim Raisi.
Díaz Canel ha mantenuto la sua promessa fatta a Raisi all’Avana di visitare l’Iran entro la fine del 2023.
????????????????????Irán y Cuba han rubricado este lunes acuerdos y memorandos de entendimiento en diversas esferas en Teherán (capital del país persa).#Iran #Cuba pic.twitter.com/bfCZ8Dl2F0
— HispanTV (@Nexo_Latino) December 4, 2023
Erano 22 anni che un presidente cubano non si recava in Iran. Díaz Canel, tra l’altro, ha ribadito anche la forte condanna dell'ingerenza degli Stati Uniti negli affari interni della Repubblica Islamica.
La visita nel paese persiano ha avuto, dunque, un significato diverso, importante dal punto di vista politico, essendo i due paesi, Cuba e Iran, fra i più martoriati da decenni dalle sanzioni statunitensi.
Nel corso dell’incontro tra i due capi di Stato, alla presenza di alti funzionari dei rispettivi paesi, sono stati firmati accordi per rafforzare i legami bilatareli nei settori di interesse comune come scienza e tecnologia, sanità, agricoltura, energia e miniere, comunicazioni.
“In questo modo si rafforzano, si diversificano e si ampliano gli interessi e le attività di collaborazione e solidarietà tra i governi e i popoli di entrambi i paesi, che si basano sul rispetto e sulla cordialità di legami che risalgono a più di quattro decenni”, ha dichiarato Díaz Canel.
Da parte sua, Raisi ha assicurato che con le strategie concordate oggi, “assesteremo un duro colpo alle sanzioni e ai blocchi imposti dall'imperialismo americano.”
Formazione di una coalizione globale per sostenere la Palestina
Non potevano mancare riferimenti alla guerra di aggressione di Israele a Gaza e sulle prospettive future della causa palestinese.
Entrambi i leader hanno chiesto la formazione di una coalizione globale per sostenere il popolo palestinese e i suoi diritti legittimi, con la partecipazione di paesi di diversi continenti.
Raisi ha affermato che "il popolo palestinese, che difende la propria terra, è sottoposto ad una brutale aggressione da parte dell'occupante che scatena una guerra di sterminio contro i palestinesi indifesi".
Da parte sua, Díaz-Canel ha sottolineato che “l’Iran e Cuba condannano il genocidio commesso contro il popolo palestinese e l’assassinio di migliaia di donne e bambini, e hanno chiesto la cessazione immediata dell’aggressione israeliana e la creazione delle condizioni per la creazione di uno Stato palestinese indipendente.”
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