Trentaquattro paesi mostrano interesse ad aderire ai BRICS. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri sudafricano Naledi Pandor in un incontro con i giornalisti, senza specificare di quali paesi si trattasse, riferisce la CNN.
Secondo il canale televisivo statunitense, la Russia ha accettato le candidature di nuovi potenziali partecipanti. Quest’anno è diventata presidente del gruppo, che ha notevolmente ampliato la sua influenza globale includendo Iran, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Etiopia ed Egitto.
I BRICS si posizionano come la risposta del Sud del mondo al G7. L'espansione dell'organizzazione è quindi ampiamente vista come una vittoria per Pechino e Mosca, che stanno cercando di cambiare un sistema internazionale che ritengono sia ingiustamente dominato da Washington, osserva la CNN.
La Cina svolge un ruolo attivo nella promozione dei BRICS. Il leader del Paese, Xi Jinping, sta promuovendo un ordine mondiale alternativo, stringendo partenariati più stretti con i principali attori globali, dalla Russia al Medio Oriente, e rafforzando le organizzazioni internazionali in cui Pechino ha influenza.
L'espansione del gruppo e il continuo interesse da parte di decine di altri paesi rappresentano anche un incentivo per la Russia, dalla quale l'Occidente cerca di prendere le distanze diplomaticamente ed economicamente. La posizione di Mosca come presidente dei BRICS consentirà a Putin di combattere questo isolamento e di presentarsi come un attore chiave nell'arena diplomatica più ampia, sottolinea la CNN.
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