L'Onu approva una nuova risoluzione contro l'embargo di Cuba



L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato martedì una nuova risoluzione che esorta gli Stati Uniti a porre fine al blocco commerciale che mantiene contro Cuba da mezzo secolo, esattamente dal 1962. Un’esortazione che era giunta anche da un articolo del New York Times, al quale aveva risposto Fidel Castro.

La maggioranza dei 188 Stati membri ha adottato, per la ventitreesima volta, una nuova risoluzione di condanna all'embargo contro Cuba durante la recente sessione generale delle Nazioni Unite; contrari solo gli Stati Uniti e Israele.

La votazione sulla risoluzione intitolata "Necessità di porre fine al blocco economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti contro Cuba ', si è tenuta dopo l'intervento di 22 relatori.

La Comunità degli Stati dell'America Latina e dei Caraibi (CELAC) ha ribadito la sua condanna del blocco degli Stati Uniti contro Cuba e ha insistito perché si "interrompano azioni unilaterali che non sono supportati dal diritto internazionale." "Si deve rispettare, senza scuse, la sovranità e l'autodeterminazione della nazione cubana", ha affermato CELAC.

Il Mercato comune del Sud (Mercosur), ha altresì respinto l'embargo durante la sessione, dove ha espresso che "crede sia giunto il momento di porre fine blocco unilaterale che è moralmente ingiustificabile, legalmente indifendibile e contrario in tutti i suoi aspetti al diritto internazionale".

Dal 1992, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha messo a votare ogni anno un progetto di risoluzione contro il blocco e ha sempre ricevuto un avallo categorico. Il più recente, nel mese di ottobre 2013, dei 193 membri dell'organizzazione solo tre hanno scelto di astenersi, gli Stati Uniti e Israele hanno respinto, mentre la stragrande maggioranza dei 188 hanno votato per porre fine al blocco contro Cuba.

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