Si accettano scommesse. Dal pomeriggio di sabato 24 settembre, tutte le TV, tutti i media mainstream, tutti i loro quotidiani, tutti i loro siti internet... staranno lì a parlarvi della manifestazione di Roma per il Kurdistan. Non lo hanno fatto per quella sulla Palestina, per quella contro la guerra, per le tante e tante pacifiche manifestazioni contro i governi succedutesi in questi anni. Ma state pur certi che, questa volta, a inneggiare ai Curdi, ci saranno tutti. Perché?
Intanto, perché la campagna mediatica che ha trasformato l’ISIS nel “Male Assoluto” (ripulendo così l’immagine dei tanti altri tagliagole al soldo della NATO) ha avuto come contraltare la beatificazione dei Curdi: gli “unici a combattere l’ISIS”; si veda l’incredibile saga di Karim Franceschi o delle - oramai mitiche - guerrigliere curde invitate anche nei salotti buoni della RAI.
Una campagna mediatica diventata epopea con il progetto USA di trasformare i Curdi nei propri Ascari in Medio Oriente. Ad esempio, con la costruzione di una base militare americana nel Kurdistan siriano, con la creazione della cosiddetta Armata delle Forze Democratiche della Siria (che, oggi, ingloba Curdi, commandos USA, bande di al-Nusra con un nuovo nome...), con una No Fly Zone che ha garantito l’invasione della città siriana di Hassaké (in questi giorni, sottoposta ad una vera e propria pulizia etnica da parte di milizie curde).
E così - mentre, nell’indifferenza, quasi generale, della “sinistra antagonista”, prosegue la guerra alla Siria, sponsorizzata anche dall’Italia - a Roma “per il Kurdistan” ci saranno tutti. A cominciare da quei partiti e movimenti che, nel 2011, appoggiavano la guerra alla Libia. E, magari, ci sarà pure il messaggio di saluto di Laura Boldrini. Non ci credete? Si accettano scommesse.
di Alessandro Orsini* Risposta, molto rispettosa, a Liliana Segre. Il dibattito sul genocidio a Gaza, reale o presunto che sia, non può prescindere dalle scienze sociali. Nel suo...
di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico In più di una circostanza ho scritto che oltre agli USA a vivere una situazione estremamente complessa in materia di conti con l'estero (debito/credito...
di Clara Statello per l'AntiDiplomatico L’Unione Europea è stata sconfitta nella guerra in Ucraina. Lo ha detto domenica sera il premier ungherese Victor Orban parlando al canale...
di Clara Statello per l'AntiDiplomatico Esattamente una settimana fa, il premier ungherese Viktor Orban, di ritorno da un incontro con Donald Trump a Mar-a-Lago, annunciava che queste sarebbero...
Copyright L'Antidiplomatico 2015 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa