Una rivoluzione arancione negli Stati Uniti?

Stanno preparando una rivoluzione arancione anche negli USA?

A prima vista, parrebbe di sì, considerando che è già cominciato il gioco di specchi da parte dei media che (anche per lo scrollarsi di dosso l’accusa di essere servi di Killary Clinton) amplificando a dismisura la portata delle, finora sparute, manifestazioni contro Trump, le stanno facendo crescere; e già si paventa una oceanica manifestazione a Washington.

Per chiedere cosa, ancora non è chiaro, considerando che il cambio di casacca dei Grandi Elettori che dovrebbero incoronare Presidente Donald Trump scatenerebbe, a breve, la secessione di stati come il Texas o l’Arizona.

La fine dell’Impero americano? Una prospettiva troppo bella per essere vera; anche perché, al momento, non c’è nessuno “stato canaglia” da abbattere.

Questo non esclude, comunque che la situazione - senza aver bisogno di nessuna “regia occulta” da parte dell’immancabile Soros – possa evolversi, autonomamente, verso il cupio dissolvi.

Ci sarebbe, quindi, l’urgenza – negli USA come nel resto del mondo - di definire un programma politico per potere incidere in questa assolutamente inedita situazione. Ma chi dovrebbe farlo? I neo girotondini che, negli USA come in Italia, si stanno trastullando con le litanie su Trump “maschilista” e “razzista”?

Francesco Santoianni

Le più recenti da I media alla guerra

On Fire

Il gesto di Al Jolani che umilia la Baerbock (e tutta l'Unione Europea)

di Alessandro BianchiAnnelle Baerbock è il principale megafono in Europa di tutti i crimini (recenti e passati) della Nato. Impegnata in prima persona a fomentare e invocare cambi di regime, sanzioni,...

Grazie Cecilia Sala

di Patrizia Cecconi Verso la fine del 1800 il filosofo e sociologo tedesco W.M. Wundt parlò di eterogenesi dei fini come effetto di azioni umane che divergono dai fini originari producendo risultati...

Il soldato del «dittatore Kim» catturato e la figuraccia del Corriere della Sera

  «È morto in ospedale l'unico soldato nordcoreano catturato finora dagli ucraini, il fante che doveva servire a dimostrare il coinvolgimento del dittatore Kim al fianco di Putin»...

Un giornalista interrompe l'ultima conferenza stampa di Blinken e pone le giuste domande

In conferenza stampa, la sua ultima nel ruolo di Segretario di Stato degli Stati Uniti, Blinken è stato interrotto da un grande giornalista, Max Bluementhal che in meno di un minuto gli ha posto...

Copyright L'Antidiplomatico 2015 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa