Laura Boldrini porta le "bufale" alla Camera dei Deputati


di Francesco Santoianni

"Non è vero ma ci credo - Vita morte e miracoli di una falsa notizia": celebra il suo crepuscolo, la “Verità Ufficiale”. Alla Camera dei Deputati con un convegno sulle bufale, zeppo di una sfilza di “esperti” da far tremare i polsi.


Prima di occuparci di questi, due parole su Laura Boldrini, che introduce il convegno e che, pure, a qualche bufala ha dato lustro. Ad esempio, ricevendo con tutti gli onori Annick Cojean, giornalista del “prestigioso Le Monde” ma sopratutto autrice di un celebratissimo libro su “Gheddafi che stuprava quattro donne al giorno” e sul Viagra distribuito alle sue truppe per emulare le imprese del Rais: una bufala colossale, smentita perfino da Amnesty International, e che è servita a fare accettare all’opinione pubblica un’altra “guerra umanitaria”.

Anche la competenza dei relatori al convegno può essere valutata soffermandosi sulle bufale che hanno contribuito a diffondere.

Quelle su Il Post di Luca Sofri, ad esempio (bombardamenti degli ospedali di Aleppo, armi chimiche ancora in mano di Assad, business di Putin...) o la mostra farlocca “Nome in codice Cesar: detenuti siriani vittime di tortura” che la Federazione nazionale Stampa Italiana, diretta da Raffaele Lorusso continua a sponsorizzare. E lo stesso può dirsi per Paolo Attivissimo “cacciatore di bufale”, anche quando si arrampica sugli specchi con ciance come queste, queste, queste o queste.

Ma, certamente, l’evento clou del convegno sarà quello di Maurizio Molinari, direttore del quotidiano “La Stampa”, in queste settimane impegnata in una, assolutamente inedita, crociata maccartista che identifica in ogni voce dissidente sul web un emissario di Putin. Ma tra le bufale spacciate dal suo giornale una merita di essere assolutamente ricordata: quella, recentissima, sulla tenebrosa “cyber propaganda pro Movimento 5 Stelle” che dall’account Twitter di Beatrice di Maio si irradiava sulla rete per “creare le condizioni virali della calunnia e della violenza”; una bondiana Spectre, diretta dai Cinque Stelle e scoperta da La Stampa tramite improbabili “analisi matematiche connesse alla teoria delle reti”. Una paranoia costellata di deliranti considerazioni affidate a Twitter (tutte impietosamente documentate in questo articolo). Una bufala dissoltasi come una bolla di sapone quando l’account Twitter in una intervista ha finalmente avuto un volto: Tommasa Giovannoni Ottaviani, moglie dell’ex ministro Forza Italia Renato Brunetta.


Avrà l’ardire Maurizio Molinari di parlare di questa bufala del suo giornale al convegno della Boldrini sulle bufale?

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