Siria, Il Canto del Cigno di Rai Tre


Liberata interamente Aleppo (proprio oggi è stata riaperta la sua millenaria Strada del Mercato) e segnata, quindi, una svolta nella guerra alla Siria, alla RAI non resta che intonare il Canto del Cigno tirando fuori il peggio del suo repertorio che ci ha sommerso in questi anni. Ad esempio la trasmissione Blob-Warkinprogress, andata in onda il 14 gennaio.


Inutile cercare in questa trasmissione una sola parola sulle responsabilità del governo italiano nella guerra alla Siria, quali: la rottura delle relazioni diplomatiche con il governo Assad; il riconoscimento dei “ribelli” del Consiglio Nazionale Siriano quali “unici rappresentanti del popolo siriano”; l’accoglienza trionfale tributata al capo dei “ribelli siriani” Burhan Ghalioun, il giorno dopo l’esplosione di una sua autobomba a Damasco; la negazione del visto di ingresso a parlamentari siriani invitati da loro colleghi italiani; la partecipazione, insieme alle Petromonarchie, al “Gruppo Amici della Siria” (oggi “Small Group”) che ha finanziato e armato i “ribelli siriani”; l’imposizione di sanzioni che da cinque anni affamano il popolo siriano...


Tutta la trasmissione, invece, oltre a riproporre la leggenda di una “guerra civile” nata dalla repressione di Assad, è stata una grottesca apologia dell’operato del governo italiano (splendidamente rappresentato da un intervento dell’ormai impresentabile Gentiloni) corredata dalle dichiarazioni sbalorditive di alcuni testimonial della guerra alla Siria.



Ad esempio Fouhad Rouheia (Un Ponte per..) secondo il quale: il 95% dei civili in Siria sono stati uccisi dal regime di Assad; “i ribelli” solo in alcuni casi si sono accaniti contro civili da essi detenuti; i “barili bomba” sganciati dall’aviazione di Assad ora – oltre a ferraglia ed esplosivo - contengono anche monete mentre uno solo di questi “barili” riesce a buttare giù due palazzi.


Ancora più incredibili le dichiarazioni di Riccardo Noury (portavoce di Amnesty International) secondo il quale: la Siria ai tempi della “guerra al terrore” di George Bush torturava sospetti jihadisti per conto degli USA; l’Isis lo ha, sostanzialmente, creato Assad scarcerando con una amministia 9.000 jihadisti; i bombardamenti di Assad-Russia sugli ospedali e altre infrastrutture servivano per condannare la popolazione alla deportazione.


Gli fa eco, nella trasmissione, l’impresentabile Staffan de Mistura che con la sua miserabile proposta stava per boicottare l’iniziativa del governo Assad (salvacondotto per i “ribelli” che avessero abbandonato i quartieri che essi occupavano da anni) che ha permesso la liberazione di Aleppo Est senza un bagno di sangue.
E per oggi sulla RAI è tutto. Tenetelo, comunque a mente quando pagherete il Canone RAI sulla bolletta dell’elettricità


Francesco Santoianni

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