di Francesco Santoianni - Pecorarossa
A parte quattro gatti di Rifondazione Comunista che, relegati con le bandiere in fondo al corteo, tentavano, pateticamente, di dare un tono di “classe”, la manifestazione “Non una di meno”, ieri a Napoli (come nel resto del mondo), è stata quello che doveva essere: una iniziativa – nata dalla Marcia internazionale delle donne, poi trasformatasi nello sciopero interazionale – finanziata dal miliardario George Soros (e se non ci credete, leggete questo articolo del New York Times).
Un’altra Arma di Distrazione di Massa, non a caso, promossa da Repubblica e dal resto della “Sinistra Sushi&Spumantino”, tutta imperniata SOLO sulla violenza di genere e sul “femminicidio”.
Complimenti alle tante compagne e compagni che ci sono cascati. Per essi si replica l’11 marzo “contro Salvini”.
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