Chiusi i fasti del G7 di Taormina (fasti solo televisivi, in quanto i leader lì presenti non si sono trovati d'accordo su niente) continua nel nostro Paese il peregrinare del primo ministro canadese Justin Trudeau sotto gli occhi estasiati dei nostrani media che ci assicurano riesca ad “incantare l'Italia”, anzi ad “innamorare il mondo”.
Ma perché tanto servilismo? Verosimilmente, perché Trudeau resta l'ultimo piazzista della Globalizzazione e, quindi, del CETA (Comprehensive Economic and Trade Agreement - "Accordo economico e commerciale globale") un trattato di “libero scambio” tra Canada e Unione europea che, al pari del (presumibilmente defunto) TTIP tutela esclusivamente il business di poche grandi imprese a scapito dei diritti dei lavoratori, della qualità dei prodotti alimentari e dell'ambiente. Un trattato così abominevole che, addirittura, ha spaccato il gruppo degli europarlamentari PD. Nonostante ciò, qualche giorno fa, il governo Gentiloni, nel silenzio tombale dei media main stream, ha approvato la ratifica del CETA.
Un colpo di mano che c'è da augurarsi venga rigettato dal Parlamento e dalle piazze.
Intanto Trudeau, nel tripudio della stampa di regime, continua il suo tour. Ieri gli sono state mostrate le macerie che (ad un anno dal terremoto) ancora sovrastano Amatrice. Non si sa se per impietosirlo o per mostrargli l'efficienza del governo Renzi-Gentiloni.
Francesco Santoianni
Questo articolo viene pubblicato anche su Pecora Rossa
di Alessandro Orsini* Risposta, molto rispettosa, a Liliana Segre. Il dibattito sul genocidio a Gaza, reale o presunto che sia, non può prescindere dalle scienze sociali. Nel suo...
di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico In più di una circostanza ho scritto che oltre agli USA a vivere una situazione estremamente complessa in materia di conti con l'estero (debito/credito...
di Clara Statello per l'AntiDiplomatico L’Unione Europea è stata sconfitta nella guerra in Ucraina. Lo ha detto domenica sera il premier ungherese Victor Orban parlando al canale...
di Clara Statello per l'AntiDiplomatico Esattamente una settimana fa, il premier ungherese Viktor Orban, di ritorno da un incontro con Donald Trump a Mar-a-Lago, annunciava che queste sarebbero...
Copyright L'Antidiplomatico 2015 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa