Ma com’è che, improvvisamente, non arrivano più barconi di disperati provenienti dalla Libia? Secondo il Times e altri organi di stampa perchè il governo italiano avrebbe pagato 5 milioni di dollari alle “milizie di Misurata” (tagliagole filo-NATO ai tempi della guerra contro Gheddafi e da qualche tempo, verosimilmente, al soldo del governo italiano) per fermare con le armi la partenza dei barconi. Una ipotesi verosimile ma che potrebbe anche essere anche una bufala per far fallire il “nuovo corso del PD” (dettato da Minniti e rafforzato dall’allarmismo sugli stupri commessi dai migranti) che certamente non entusiasma le potentissime lobbies di Soros .
Ma al di là di questo, è giusto affidare a bande di assassini la soluzione di un “problema” ritenuto ormai insostenibile? C’è chi ritiene di si. Noi riteniamo di no. Anche perché – facendo nostre le parole di questo ottimo articolo - il problema non si risolve blindando le frontiere ma espellendo subito chi non ha diritto ad alcuna “protezione umanitaria”, garantendo (anche con centri di identificazione localizzati all’estero) una rapida cernita tra profughi e migranti economici .
Una “proposta razzista”? Crediamo di no. Ma a questa accusa ci siamo abituati.
Francesco Santoianni
Articolo già pubblicato su Pecorarossa.it
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