Si arricchisce con il videoclip “Le peggiori infamie della Seconda Guerra Mondiale (prima parte)”, la playlist del nostro canale Youtube “Pillole di Storia” che, illustrando alcuni eventi (spesso, sconosciuti ai più), vuole suscitare, soprattutto ai più giovani, riflessioni che, oggi, quasi nessuno si pone.
Ad esempio, l’invenzione di un “nemico” sul quale sviluppare una guerra. Guerra finalizzata, più che all’acquisizione di nuovi territori da sfruttare – come, prevalentemente, avvenuto fino alla Prima guerra mondiale – ad alimentare un sistema capitalista che solo con la guerra riesce a superare le sue periodiche crisi.
È stata questa la Seconda guerra Mondiale (la cosiddetta “guerra giusta”) nata, sostanzialmente, per superare la crisi di sovrapproduzione che il crollo di Wall Street del “29 aveva drammaticamente evidenziato; è stata questa la guerra alla Corea del Nord (alla quale abbiamo dedicato un altro videoclip) finalizzata ad alimentare quel gigantesco apparato industriale-militare, denunciato, addirittura da Eisenhower, che ha prodotto milioni di morti nel cosiddetto “secondo dopoguerra”.
Ma anche l’analisi di alcuni retaggi culturali permette di meglio comprendere le dinamiche che legano la guerra al capitale. Anche per questo il videoclip si conclude rimandando al libro “L’Industria dell’Olocausto” che spiega il perché del quasi demoniaco ruolo affibbiato oggi al “popolo tedesco” in innumerevoli libri e fictions sull’Olocausto.
Concetti certamente complessi da spiegare in videoclip (come quelli del nostro canale Youtube) di qualche minuto ma che, rimandando ad una bibliografia e linkgrafia, ci auguriamo possano disintossicare da tutta quella paccottiglia di militarismo e retorica patriottarda che rifilano ogni giorno per farci accettare nuove guerre.
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F.S.
P.S. Una provvisoria e sintetica bibliografia e linkgrafia (in continuo aggiornamento) a corredo degli argomenti trattati nel video è possibile visionarla qui
https://drive.google.com/file/d/186zNKJMl3TlIGPhowx6Y1ifVSSPuKdut/view?usp=sharing
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