Si da ai commoventi necrologi Repubblica (qui lo screenshoot, qualora un improvviso sussulto di etica giornalistica faccia rimuovere l’articolo) pur di sostenere la guerra alla Siria. E in mancanza di presunti pediatri o di clown da commemorare, non resta al giornale di de Benedetti che celebrare la morte di Abdel Basset al Sarut, “promessa del calcio siriano ed ex portiere della nazionale giovanile (…) poi passato alla lotta armata (…) nel gruppo ribelle Jaysh al-Izza, fazione dell'Esercito siriano libero (Esl)”.
Peccato che Repubblica, al pari della BBC, non racconti che il “gruppo ribelle Jaysh al-Izza” altro non sia che una fazione di al Qaeda, con la quale condivide, oltre alle stragi (soprattutto di cristiani siriani), anche le effigi militari. Ma cosa volete che questo importi a Repubblica? Basta che i terroristi siano inquadrati nello statunitense ”Esercito siriano libero” per venire assurti al rango di eroi. Anche quando questi, il 13 maggio di quest’anno, uccidono otto bambini siriani a lezione di Catechismo. Ne avete sentito parlare su Repubblica?
Francesco Santoianni
(ringrazio Fiorangela Altamura per avere segnalato su Facebook l’articolo di Repubblica)
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