di Giorgio Cremaschi
Questa cifra offensiva è frutto del vergognoso contratto firmato da Fim Fiom Uilm pochi giorni prima del referendum costituzionale, tra gli applausi congiunti delle delegazioni sindacale e confindustriale.
Un contratto esaltato come un grande successo da Maurizio Landini e come una grande svolta dai segretari delle organizzazioni di Cisl e Uil. Una svolta verso il nulla.
I metalmeccanici sono stati imbrogliati dai dirigenti sindacali confederali, accompagnati dalla solita stampa di regime. Ricordate? Si titolava su 90 euro di aumento, naturalmente sulla base di pure enunciazioni politiche, propagandate dai leader sindacali per ottenere consenso ad un accordo che avrebbe avuto qualche difficoltà in più a passare, se tutti avessero conosciuto la cifra reale dell'aumento. Che non è una sorpresa perché Fim Fiom Uilm avevano proprio concordato quel risultato, accettando che gli aumenti contrattuali fossero calcolati sulla base dell'indice IPCA di calcolo dell'inflazione. Un indice che esclude la cosiddetta inflazione importata, cioè gli aumenti dei prezzi derivanti da quelli di gas, benzina, energia, materie prime. Oggi l'inflazione sale solo per queste voci di spesa e quindi Fim Fiom Uilm hanno consapevolmente accettato di diminuire il salario reale dei metalmeccanici. Tutti gli altri soldi promessi dai firmatari o sono finti o sono legati alla truffa della sanità privata e di altri ammenicoli simili.
La realtà è che il contratto dei metalmeccanici è davvero nuovo, perché è il primo praticamente senza aumenti retributivi. I soldi si guadagneranno, forse, lavorando di più e soprattutto stando sempre a disposizione dell'impresa per le più brutali flessibilità. Al resto ci penserà il Jobsact che la fa da padrone nel nuovo testo contrattuale.
Nel passato i contratti dei metalmeccanici erano l'apripista per le conquiste di tutti i lavoratori, l'ultimo accordo invece apre la via a nuovi danni per tutti.
Chi concorda un aumento di un euro e settanta centesimi dovrebbe solo scusarsi con i lavoratori che così svaluta e offende, ma sappiamo tutti che non succederà e prima o poi toccherà ai lavoratori di imporre a costoro di chiedere scusa.
di Alessandro BianchiE' autore di War Is a Force That Gives Us Meaning (2002), best seller che è stato finalista dei National Book Critics Circle Award. Ha insegnato giornalismo alle università...
Sulla vicenda della donna iraniana nuda nel campus, le cui immagini sono diventate virali, monta la strumentalizzazione politica.Al di là dei proclami “social”, cosa si sa realmente?...
di Loretta Napoleoni - San Diego 5 novembre 2024 E’ stata una notte elettorale brevissima in California, poco prima delle 22 con i risultati parziali dei primi swing states, prima...
di Clara Statello per l'AntiDiplomatico Kiev rompe il tabù: il fronte del Donbass sta crollando. Lo ha ammesso apertamente il maggiore generale ucraino Dmitry Marchenko. "Non è un segreto...
Copyright L'Antidiplomatico 2015 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa