United Sardine of Benetton



di Giorgio Cremaschi


Eccoli qua i capi delle sardine, in attesa di incontrare Conte sono in felice compagnia con BENETTON. Sì proprio quello il cui nome compare quando si parla di Autostrade e del crollo del Ponte Morandi, della Patagonia dove gli indigeni Mapuche lottano per la terra, di Dacca ove morirono centinaia di operai che lavoravano per le multinaziionali.

Come ci racconta il Corriere, i capi delle sardine si sono scambiati “pensieri e ragionamenti” con il miliardario. Che bello, che serenità, che assenza di odio.

Questi buoni amici della Confindustria e delle multinazionali sono i nuovi giovani leader della politica, come li definisce ed esalta tutto il regime mediatico. Quindi saranno attesi e applauditi alla convention dei giovani industriali, dei figli dei banchieri, dei nipoti dei grandi padroni.

Finita con successo la missione in Emilia, dove grazie anche alle idiozie di Salvini sono riusciti a far credere a tante brave persone che Bonaccini fosse di sinistra, ora Santori e compagnia si mostrano allegramente per quello che sono: giovanotti furbi che hanno imbroccato l’impresa della vita. Quella di mobilitare la gente normale a favore dei Benetton, dei ricchi e di tutto l’establishment.

Passata la festa del voto viene gabbata la sardina che credeva di partecipare ad un movimento antifascista e popolare.

PS: A coloro che insultano affermando che la foto è un falso suggerisco di rivolgersi al Corriere, la foto è sua la malafede è loro.

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