Vogliono l'impunità sugli affari. Bisogna fermarli



di Giorgio Cremaschi


Non si sa ancora quanti soldi arriveranno dalla UE e quali condizioni, ma intanto la classe politica e quella imprenditoriale si preparano ad usarli senza fastidi di regole e leggi. L’aveva buttata lì il presidente campano De Luca e sembrava una boutade stile Crozza. Invece Conte in una lettera al Corriere l’ha ripresa e fatta sua e del governo. È l abolizione del reato di abuso d’ufficio per i pubblici funzionari, articolo 323 del Codice Penale. Leggetelo e capirete perché si vorrebbe che i pubblici funzionari maneggiassero i soldi senza rischiare controlli ed inchieste; e perché il centrosinistra fa propria una storica rivendicazione di Berlusconi.



È la tesi confindustriale e liberista secondo cui per la ripresa dopo la pandemia non ci possono essere regole che frenino la libertà d’impresa. Basta controlli sugli appalti, sulla salute, sul fisco. Bisogna lavorare che diamine. Così, usando a pretesto le lentezze di una burocrazia che nessun potere ha interesse davvero a sveltire nell’applicazione delle regole, perché quel potere vuole evadere le regole, usando il pretesto dei troppi controlli si eliminano i controlli stessi. Il pubblico funzionario deve poter dare i soldi pubblici ai suoi amici imprenditori, senza incorrere in rischi penali. Impunità, come periodicamente si offre ad Arcelor Mittal sull’inquinamento , come si sta offrendo ai costruttori per evitare troppi vincoli antimafia.

Non sappiamo se davvero Conte riuscirà e rendere i pubblici funzionari liberi di fare affari come e con chi vogliono, speriamo e facciamo in modo di no. Ma certo la sua intenzione è indicativa di come il potere intenda far ripartire l’economia. Con lo stato di polizia per oppressi e sfruttati, con la casa delle libertà per i padroni, i funzionari pubblici loro amici e gli affari.

Vogliono lo scudo penale per coprire le loro mani mentre maneggiano i soldi, vogliono essere al di sopra di tutte le leggi a parte quelle del mercato. Dopo aver privatizzato scuola e sanità ora vogliono privatizzare ciò che resta dello stato. Bisogna fermarli.

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