di Diego Angelo Bertozzi
Lo si sosteneva da tempo ed era pure "razionalmente" intuibile: una volta raggiunti (anche se in parte) i propri obiettivi nucleari per garantire la messa in sicurezza del regime, Kim Jong-un avrebbe aperto, grazie anche all'appoggio di Pechino e Mosca, al dialogo con la Corea del Sud e ripreso la strada negoziale.
E questo avrà conseguenze anche dal punto di vista economico: probabile che in un futuro prossimo la Corea popolare si apra alle economia dei Paesi vicini - in primo luogo la Corea del Sud - liberalizzi parte della propria struttura economica sulla falsariga dell'economia di mercato cinese e possa giocare anche un ruolo di connessione regionale lungo la nuova via della seta terrestre.
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