Di Diego Bertozzi
Leggo la stampa straniera, e non solo per i doverosi aggiornamenti relativi al campo di studi, ma anche per curiosare tra gli interventi relativi alla pandemia. A parte la sparuta presenza di virologi e consigli della suocera sui pranzi e le cene, balza all'occhio la sostanziale assenza di posizioni del tipo "non si tornerà più alla libertà di prima" o "non si potranno più fare assembramenti, scordiamoceli".
Da noi, invece, tali dichiarazioni se le contendono, in una macabra gara, primari, virologi ed anestesisti per i quali, probabilmente, la Carta costituzionale ha bisogno di essere ricoverata sine die. Ci spiace, ma tali vituperati "assembramenti" ed il contatto fisico sono il sale della nostra democrazia, il mezzo che ha accompagnato una dolorosa lotta per il riconoscimento che ci ha portato fuori dalla condizioni servile e di sudditanza.
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