Dichiarazioni di ordinaria follia dal nostro "alleato" turco sulla Siria


Alcune dichiarazioni scioccanti in un'intervista ad Al-Jazeera del primo ministro Ahmet Davutoglu del 23 febbraio scorso. Solita ordinaria follia da parte di un paese membro della NATO che rischia come scritto correttamente da Weiss la scorsa settimana di gettare il mondo nell'apocalisse della Terza guerra mondiale se non viene espulso immediatamente dall'Alleanza Atlantica.

Leggi: S. Weiss: "La NATO espella la Turchia per evitare la terza guerra mondiale"
Il premier turco, dopo aver riconosciuto senza nessuna remora che Ankara sostiene i gruppi armati in Siria, ha accusato la Russia di pulizia etnica ad Aleppo, città dove difende i ribelli-terroristi che hanno assediato la città per anni. Anzi, Ankara continuerà a rifornirli.
Davutoglu ha elogiato i ribelli che controllano la città di Aleppo, impegnati in una guerra civile contro Damasco, per respingere gli attacchi provenienti da varie forze. "Come potrebbero essere in grado di difendersi se non ci fosse il sostegno turco? ... Se c'è oggi un'opposizione siriana moderata, è grazie al sostegno turco. Se oggi il regime [Assad] non è in grado di controllare tutti i territori [è] grazie alla Turchia e al supporto di alcuni altri paesi ", ha detto.
Sosterrà questi ribelli "moderati" in tutti i modi contro i terroristi come "YPG, Daesh (Stato islamico) e le forze straniere, che stanno invadendo la Siria, come la Russia e l'Iran ", ha proseguito il premier sfidando e pareggiando solo i deliri di Gentiloni.

Davutoglu ha poi dichiarato che lo scopo dell'operazione aerea russa in Siria è "pulizia etnica in ed intorno a Aleppo." E, poi ha accusato Mosca di colpire "tutte le forze anti-regime, tutti i gruppi"

Alla domanda precisa di un'invasione di terra in Siria, il premier turco ha glissato. Ha poi concluso dicendo che il suo paese non ha nessun rimpianto per il Su-24 russo abbattuto.

Turchia, paese membro della Nato e parte dello Small Group che Gentiloni cita sempre come il referente che dovrebbe dare una soluzione alla crisi siriana. Invece di dire in Parlamento che l'Italia lavorerà per la destituzione di Assad, il governo italiano si faccia carico parte immediatamente una discussione all'interno della NATO per l'espulsione di questo "alleato" totalmente fuori controllo r

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