L’altra volta gli avrebbero distrutto un reparto di ginecologia, ora gli avrebbero ucciso un pediatra. Certo che Médecins Sans Frontières ce la mette tutta per “dimostrare” che i suoi “ospedali” in Siria non sono centri di medicazione per i ribelli siriani.
Ma anche se così fosse, basterebbe comunicare la loro localizzazione alle parti belligeranti per essere protetti almeno dalla Convenzione di Ginevra. Ma Médecins Sans Frontières – a differenza di TUTTE le altre organizzazioni genuinamente umanitarie che operano in teatri di guerra - non lo fa; e ne intende farlo per il futuro. Tenete a mente questo (e pure questo, e questo) la prossima volta che leggerete qualche altra denuncia di questa “organizzazione umanitaria”.
Francesco Santoianni
Come ricorda il Prof. Paolo Desogus oggi il famoso articolo di Pier Paolo Pasolini "Cos'è questo golpe? Io so" compie 50 anni. "Il coraggio intellettuale della verità e la pratica politica...
Sulla vicenda della donna iraniana nuda nel campus, le cui immagini sono diventate virali, monta la strumentalizzazione politica.Al di là dei proclami “social”, cosa si sa realmente?...
L'ex comandante della NATO James Stavridis ha previsto che il conflitto in Ucraina si concluderà con la conquista da parte della Russia di circa un quinto del territorio del Paese. Stavridis, ammiraglio...
Pubblichiamo questa lettera aperta che la giornalista e saggista Patrizia Cecconi ha inviato ai dirigenti di Eurospin nella quale spiega perché è semplicemente immorale vendere merci...
Copyright L'Antidiplomatico 2015 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa