Un altro mondo è possibile


di Federico Pieraccini

Il G20 in Cina è l'ennesimo tassello di una realtà globale che si trasforma passando da un ordine mondiale unipolare, il cui vertice era indiscutibilmente rappresentato dagli Stati Uniti, ad uno multipolare in cui Washington è uno dei protagonisti, non di certo l'unico e sicuramente non il più influente.

Significa che Washington e i suoi partner Europei siano divenuti improvvisamente secondari ? Non proprio, più che altro il grosso cambiamento è avvenuto nell'ambito riguardante i paesi non allineati, unendo i loro sforzi di cooperazione ed elevandoli sul piano economico, politico e persino militare.

Oltre ad un'Europa in declino economico e una società americana avviata verso l'implosione sociale, sono le molteplici convergenze di nazioni non al servizio degli interessi di Washington, a determinare un ruolo non più centrale per gli Stati Uniti e il vecchio continente.

Il mondo unipolare e multipolare si trovano in una fase di co-esistenza. Siamo in un momento storico ove, per ora, nessuno dei due ha la volontà, la capacità o l'interesse di prevalere sull'altro, visto che si richiederebbe l'uso della forza. (Ipotesi irreale con il 'MAD').

Da qui, tolta la malafede, le tante errate disamine e interpretazioni sul comportamento, per alcuni ambiguo, di nazioni pilastro del movimento multipolare, India su tutte ad esempio. Allo stesso modo, in maniera simmetrica, l'assurda interpretazione di nazioni storicamente allineate e dipendenti dall'ordine unipolare, come la Turchia, che sarebbero divenute improvvisamente partner multipolari affidabili.

Escludendo i tre paesi cardine su cui poggia l'attuale sistema globale (Stati Uniti, Russia e Cina), l'atteggiamento di collaborazione con entrambi gli ordini mondiali di altre nazioni, interpretato come ambiguo da alcuni, si accentuerà in futuro. È ciò che si chiama fase di transizione, evitare di precludersi eventuali opportunità a prescindere che siano di stampo unipolare o multipolare.

Si tratta di scelte libere, da ponderare con attenzione, ma comprensibili per paesi che non hanno la forza economica, politica o militare di resistere a Washington come fanno con successo Mosca e Pechino.

Per questo motivo il G20 è la perfetta rappresentazione di un mondo che cambia, le nazioni invitate invocano un paracadute multipolare, un'alternativa al sistema precedente, che valorizzi le loro scelte strategiche non necessariamente più allineate a Washington, con il pieno sostegno degli unici in grado di opporsi all'atlantismo predatorio: Federazione Russa e Repubblica Popolare Cinese.

Un altro tassello che trasformerà il mondo che ci circonda in meglio, Clinton e follia individuale permettendo.

Le più recenti da WORLD AFFAIRS

On Fire

Alessandro Orsini - Una risposta, molto rispettosa, a Liliana Segre

  di Alessandro Orsini*  Risposta, molto rispettosa, a Liliana Segre. Il dibattito sul genocidio a Gaza, reale o presunto che sia, non può prescindere dalle scienze sociali. Nel suo...

La doppia Waterloo della Francia

   di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico In più di una circostanza ho scritto che oltre agli USA a vivere una situazione estremamente complessa in materia di conti con l'estero (debito/credito...

Cosa significa l’assassinio di Kirillov per il conflitto in Ucraina

di Clara Statello per l'AntiDiplomatico   Esattamente una settimana fa, il premier ungherese Viktor Orban, di ritorno da un incontro con Donald Trump a Mar-a-Lago, annunciava che queste sarebbero...

Alessandro Orsini - Se il Corriere della sera esulta per il "crollo del rublo"

di Alessandro Orsini* Il Corriere della Sera oggi si entusiasma per la caduta del rublo. Lasciatemi spiegare la situazione chiaramente. Se andasse in bancarotta, la Russia distruggerebbe...

Copyright L'Antidiplomatico 2015 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa