Primo incontro Putin-Le Pen: ecco l’asse che può demolire l’Unione Europea

di Eugenio Cipolla

Il giorno dopo le ennesime tensioni diplomatiche con Kiev, causate dall’omicidio dell’ex deputato russo del Partito Comunista Voronenko, oggi a Mosca i riflettori erano puntati su un incontro molto importante, uno di quelli capaci di cambiare le sorti dell’Europa intera: quello tra Vladimir Putin e Marine Le Pen. Il presidente russo ha accolto al Cremlino la candidata alle presidenziali francesi e leader del Front National di buon grado, nonostante l’incontro non fosse in agenda (Marine Le Pen doveva nel programma ufficiale doveva incontrare solo una delegazione della Duma), nella convinzione che un asse Parigi-Mosca, in caso di una vittoria della Le Pen, difficile ma non improbabile, possa aprire nuovi spiragli di dialogo tra la Russia e l’Unione Europea. «Per noi le relazioni con la Francia sono estremamente importanti», ha affermato il presidente russo, rassicurando che da parte di Mosca «non c’è nessuna intenzione di influenzare gli eventi» della vita politica francese.

«Noi – ha precisato Putin – cerchiamo di mantenere relazioni di pari livello sia con i rappresentanti dell’attuale governo sia con esponenti dell’opposizione». Il leader del Cremlino ha definito «interessante lo scambio di opinioni con Marine Le Pen su come sviluppare le nostre relazioni bilaterali e sulla situazione che sta emergendo in Europa». Un incontro, quello tra i due, ritenuto da molti non causale, proprio all’indomani dell’indebolimento di Francois Fillon, altro candidato con il quale il Cremlino avrebbe potuto instaurare un dialogo mirato al superamento delle sanzioni alla Russia e delle tensioni degli ultimi anni dovuti alla crisi ucraina, nonché sulla lotta al terrorismo.

Ed è proprio quest’ultimo tema a muovere Marine Le Pen. La Francia lepenista guarda alla Russia «come un paese realmente impegnato nella lotta al terrorismo internazionale. La cooperazione fra Parigi e Mosca dovrebbe concentrarsi sulle attività d'intelligence, al fine di contrastare ogni minaccia terroristica. Penso che sarebbe utile uno scambio fra i servizi d'intelligence tra i nostri paesi».

Per la Le Pen, che incontrato anche il presidente della Duma, «abbiamo profondi legami culturali ed economici con la Federazione Russa. Questo incontro è particolarmente importante quando una grave minaccia terroristica incombe su tutti. Noi ci relazioniamo con quei paesi che rappresentano veri combattenti contro il terrorismo: solo insieme si può superare questo flagello. La Russia continua a lottare contro il terrorismo in Siria, la Francia ha partecipato alla operazione in Ciad, abbiamo lottato contro il terrorismo in Mali. Era l'unico modo per sconfiggere il terrorismo. Purtroppo, è necessario ricorrere ad una presenza militare».

La leader del Front National ha anche acceso un faro sulla tratta di essere umani che sta interessando il nostro paese nel mediterraneo. «C’è bisogno di combattere anche coloro che organizzano la tratta di essere umani», ha affermato, «perché in questo modo si sta finanziando il terrorismo internazionale».

Il vertice Putin-Le Pen ha ovviamente scatenato le dietrologie di molti giornalisti e politici occidentali. Nel corso di un meeting con la stampa, il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha chiarito i termini e i temi dell’incontro tra i due, precisando che non si è discusso di possibili finanziamenti russi al Front National. «Lo stesso presidente ha detto che la Russia è pronta a mantenere i contatti con i rappresentanti di tutte le forze politiche e con i rappresentanti dell’opposizione. E’ prassi normale e la Russia non ha intenzione di interferire negli affari interni di altri paesi». Quello tra Putin e La Pen era il primo incontro in assoluto e Bruxelles è scattato subito l’allarme rosso. Un possibile futuro asse Mosca-Parigi potrebbe mettere in difficoltà la tenuta dell’intera Unione Europea, perché, soprattutto a detta di molti analisti russi, minerebbe le fondamenta della leadership di Angela Merkel.

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