Il drammatico appello dei comunisti ucraini: "Basta terrore"

di Unione Leninista Comunista della Gioventù dell'Ucraina | da kprf.ru

Traduzione dal russo di Mauro Gemma

Arresti, torture e condanne dei militanti comunisti e di altre forze dell'opposizione al regime, distruzione e saccheggi delle sedi di partiti politici, roghi di libri non graditi sull'esempio dei “maestri” hitleriani, sono all'ordine del giorno nell'Ucraina emersa dal colpo di Stato del 2014. Di pochi giorni fa è la notizia di una nuova sentenza, questa volta contro militanti dell'Unione Leninista Comunista dell'Ucraina (il Komsomol), accusati di essere fedeli a un'ideologia sgradita (quella comunista) ai nuovi padroni del paese e condannati in base alle leggi liberticide approvate dalla Giunta al potere.

Ci auguriamo che questo nuovo drammatico appello lanciato dai giovani comunisti ucraini venga diffuso e, soprattutto, raccolto da chi, nelle istituzioni del nostro paese, dovrebbe levare la sua voce indignata per queste continue, sfacciate violazioni dei diritti umani. Il silenzio che regna nelle aule parlamentari del nostro paese (anche tra chi si dichiara “di sinistra”) deve finalmente cessare. E' una vergogna! (Marx21.it)



Consideriamo la decisione del tribunale distrettuale Galitsky della città di Lviv contro un militante l'Unione Leninista Comunista della Gioventù dell'Ucraina (il Komsomol) illegale, attuata in violazione della Costituzione dell'Ucraina e delle leggi dell'Ucraina. L'attribuzione a lui e ad altri militanti della “colpa” in merito a casi criminali inventati è il risultato dell'attacco fisico e psicologico nei confronti dei giovani comunisti da parte delle autorità ufficiali dei SBU (i servizi di sicurezza, NdT), della polizia nazionale, dei pubblici ministeri e dei tribunali. L'obiettivo dell'apparato repressivo è quello di annientare la dissidenza nel paese, la libertà di parola e di coscienza, di liquidare la volontà del popolo di resistere alla dittatura, di ristabilire un'autentica democrazia sul territorio dello Stato ucraino.


Secondo la decisione del tribunale, un cittadino dell'Ucraina nel XXI secolo è penalmente responsabile per la propria concezione del mondo materialista, marxista-leninista. Per il proprio approccio di classe al modello di sviluppo statale, alle idee, condivisa almeno da un terzo della popolazione del pianeta, come minimo da un terzo degli abitanti dell'Unione Europea e dei deputati dell'Europarlamento.


In ogni stato civile e democratico un giudice non ha il coraggio di prendere la decisione di distruggere il migliore esempio del patrimonio scientifico mondiale, quale è, senza dubbio, il “Capitale” di Karl Marx, mediante la distruzione di immobili di organizzazioni pubbliche e partiti politici legalmente esistenti.


Facciamo notare che, né da parte della comunità mondiale che da parte di un tribunale internazionale, l'ideologia marxista-leninista, comunista viene considerata criminale o anti-umana, proibita o perseguita quando viene diffusa e presa in considerazione.


Esprimiamo la più ferma protesta per le azioni illegali del regime al potere in Ucraina.


Vogliamo informare l'opinione pubblica mondiale e ucraina del metodico annientamento della nostra Organizzazione attraverso il terrore di stato, con il coinvolgimento a questo fine delle strutture di sicurezza e di squadracce illegali, composte da nazionalisti e neofascisti.


A partire da febbraio 2014 i membri della nostra Organizzazione, i suoi dirigenti sono stati vittime di più di cento aggressioni di diverso tipo, anche con feroci pestaggi, e un militante del Komsomol dell'Ucraina Vadim Papura è stato dimostrativamente ucciso a Odessa il 2 maggio di quell'anno insieme a diverse decine di cittadini dell'Ucraina.


La sede dell'Unione Leninista Comunista della Gioventù dell'Ucraina nella città di Kiev è stata bruciata e saccheggiata. Più del 90% delle sedi regionali, cittadine e rionali sono state distrutte e le loro proprietà, compresi i libri, date alle fiamme.


Non uno degli episodi di omicidio, percosse, molestie, intimidazioni, distruzione intenzionale di proprietà commesso nei confronti della nostra Organizzazione e di membri del Komsomol dell'Ucraina è stato sottoposto ad indagine, e i suoi colpevoli non sono stati rintracciati e puniti. Questa è la chiara prova della messa in atto di un sistematico terrore statale contro l'opposizione sociale e politica in Ucraina.


1. Invitiamo i cittadini dell'Ucraina, le organizzazioni per i diritti umani, l'opinione pubblica mondiale, i partiti comunisti, marxisti, operai, di sinistra di tutti gli stati-membri dell'Organizzazione delle Nazioni Unite a prestare attenzione all'illegalità e alle persecuzioni contro i membri dell'Unione Leninista Comunista della Gioventù dell'Ucraina e del Partito Comunista di Ucraina.


2. Chiediamo a tutti in Ucraina di rispettare la stato di diritto, di non permettere di uccidere, picchiare, perseguitare cittadini dell'Ucraina, che hanno opinioni diverse da quelle ufficiali.


3. Esigiamo dalle autorità ufficiali di fermare il terrore di stato contro i membri dell'Unione Leninista Comunista della Gioventù dell'Ucraina e del Partito Comunista di Ucraina.

Le più recenti da WORLD AFFAIRS

On Fire

"Questo sarebbe in definitiva il vero Colpo di Stato". Il più famoso articolo di Pasolini compie oggi 50 anni

Come ricorda il Prof. Paolo Desogus oggi il famoso articolo di Pier Paolo Pasolini "Cos'è questo golpe? Io so" compie 50 anni. "Il coraggio intellettuale della verità e la pratica politica...

Donna nuda iraniana al campus: la strumentalizzazione politica di un dramma personale?

Sulla vicenda della donna iraniana nuda nel campus, le cui immagini sono diventate virali, monta la strumentalizzazione politica.Al di là dei proclami “social”, cosa si sa realmente?...

Ex comandante della NATO prevede come finirà il conflitto in Ucraina

L'ex comandante della NATO James Stavridis ha previsto che il conflitto in Ucraina si concluderà con la conquista da parte della Russia di circa un quinto del territorio del Paese. Stavridis, ammiraglio...

Merci macchiate del sangue palestinese. Lettera aperta a Eurospin

Pubblichiamo questa lettera aperta che la giornalista e saggista Patrizia Cecconi ha inviato ai dirigenti di Eurospin nella quale spiega perché è semplicemente immorale vendere merci...

Copyright L'Antidiplomatico 2015 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa